Perché i semi germoglino

Monsignor Paglia è intervenuto nella Chiesa degli Artisti di Roma a un incontro in vista della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

“La sfida che abbiamo di fronte? Dialogare e far germogliare tutti i semi di famiglia presenti nel mondo. Accogliere dentro le mura ideali di un grande edificio tutto ciò che ‘sa’, anche solo un po’, di famiglia”. Con queste parole l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la Famiglia, è intervenuto ieri, nella basilica di Santa Maria in Montesanto, all’incontro promosso dall’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi, la Onlus Comunicazione e cultura delle Paoline e la Pontificia Università Lateranense con la collaborazione del Forum Famiglie del Lazio. L’appuntamento prendeva spunto dal Messaggio scritto da Papa Francesco in vista della 49ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che avrà come tema “Comunicare la famiglia, ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità” e sarà celebrata il prossimo 17 maggio.

Monsignor Paglia ha evidenziato poi che quello del Papa “non è un impegno teorico-dottrinale ma pastorale. L’intento è provocare una nuova primavera della famiglia, a partire dai cattolici. Le famiglie oggi vivono una situazione paradossale e schizofrenica: sfido a trovare una sola persona al mondo che pensa che la famiglia non sia importante, che non vi ambisca. Dall’altra parte, ci sono famiglie frammentate. Ebbene – ha chiarito – la famiglia deve essere comunicata non come teoria ma come buona notizia che risponde a un desiderio della natura umana. E non dimentichiamo – ha concluso – che se non ci fossero le famiglie la crisi sarebbe ancora più drammatica”.