Pentecoste 2007
Cari amici,
in occasione della Festa di Pentecoste gli Apostoli, insieme a Maria, si trovavano uniti “nello stesso luogo”. Fu questa unità, questo accordo dei cuori, la “concordia” di cui parlano gli Atti, che rese possibile la discesa dello Spirito Santo che si abbatté su di loro come “vento gagliardo”. L’unità fu il presupposto e la condizione che aprì la strada allo Spirito
La nostra Diocesi sta compiendo un utile cammino su Eucaristia e Parola di Dio, per scoprire la bellezza della nostra unità nella famiglia dei discepoli. Quest’anno stiamo lavorando per comprendere insieme come vivere l’invito del Signore ad amare coloro che sono feriti dalla vita, i più poveri e i più deboli.
La notte del prossimo 26 Maggio vorrei allora che tutta la nostra Diocesi ripetesse con fiducia il gesto di Maria e degli Apostoli di quell’antica sera di Pentecoste, “mentre il giorno stava per finire”. Vorrei, insieme a tutte le diverse realtà che compongono la ricchezza di questa chiesa locale, domandare al Signore il dono del Suo Spirito perché ci insegni a vivere la vera carità, quell’amore che non è altro che il vero volto di Dio: “Deus caritas est” (1Gv. 4,8)
Quest’anno, che abbiamo voluto dedicare all’approfondimento della carità nella vita del discepolo, abbiamo particolarmente bisogno di stare e rimanere insieme “nello stesso luogo” perché lo Spirito scenda con abbondanza su tutti noi e ci porti i suoi doni. Sento con forza che il nostro cuore è ancora troppo rigido e lo Spirito viene a piegare ciò che è rigido. Siamo tutti consapevoli che il mondo in cui viviamo è troppo freddo e distante dall’amore per i poveri e per i deboli. E lo Spirito verrà a scaldare ciò che è freddo.
Ci ritroveremo, per la prima volta, all’interno dell’Anfiteatro Fausto, proprio dietro la Cattedrale di Terni alle ore 21. Invito tutti ad accettare con generosità l’invito a partecipare a questa Veglia di Pentecoste della nostra Diocesi che ha come titolo Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri, perché insieme possiamo contemplare l’immagine della Chiesa unita insieme al suo pastore in attesa fiduciosa del dono dello Spirito Santo.
