Lettera all’arcivescovo di Modena sulla morte di Santo Quadri

Lettera all'arcivescovo di Modena sulla morte di Santo Quadri

Caro Mons. Cocchi,


          mi raggiunge qui, al Sinodo dei Vescovi a Roma, la triste notizia dell’improvvisa morte del carissimo vescovo Santo Quadri, per dieci anni pastore di questa Diocesi di Terni-Narni-Amelia.  Nel giorno in cui Mons. Quadri torna alla casa del Padre sono vicino a te, ai familiari e a tutta la Chiesa di Modena e Nonantola per la perdita di un uomo buono, di un cristiano autentico e di un pastore forte e appassionato al suo ministero. Nella chiesa di cui sono il suo successore è ancora viva,  piena di affetto e di gratitudine la memoria del vescovo Santo.


 La città di Terni, così tanto legata alla tradizione operaia e al mondo del lavoro nelle fabbriche, ancora oggi, a distanza di venticinque anni dal passaggio del vescovo alla sede episcopale di Modena, ricorda come Santo Quadri abbia trasmesso a tutti l’immagine di una Chiesa sempre pronta e generosa nell’annunciare a tutti il Vangelo, vicina alla gente, ai suoi dolori e alle sue gioie.  Terni, Narni e Amelia devono al vescovo Santo Quadri la prima, profonda e larga apertura agli insegnamenti del Concilio Vaticano II, che lo aveva visto tra i maggiori protagonisti.


Io stesso, grazie agli incontri avuti con lui in questi anni di ministero a Terni, posso e desidero testimoniare il suo grande amore per questa terra umbra che ha servito con passione. La visita del papa Giovanni Paolo II, nel Marzo del 1981, fu il coronamento e il culmine di un servizio e di una dedizione che a Terni hanno lasciato un segno profondo. Mons. Quadri è ricordato qua da noi come un uomo umile. Umile ma voleva dire di visioni modeste. Anzi: accogliere il Papa in acciaieria significava accogliere nel cuore della Chiesa il gran mondo degli operai e delle fabbriche. Oggi è il servo di Dio Giovanni Paolo II che lo attende nella casa del Padre dove il vescovo Santo continuerà a benedire e a proteggere la gente di Terni, Narni e Amelia che ha tanto amato e che gli ha voluto bene.


 
La foto: Santo Quadri, Franco Gualdrini e Vincenzo Paglia