Lettera ai cresimandi

Lettera ai cresimandi

 


 


Carissime ragazze e carissimi ragazzi,


 


         durante questo anno avete ricevuto il sacramento della Cresima. È una tappa importante della nostra vita. È un momento fondamentale della storia di amicizia che il Signore Gesù ha iniziato a vivere con noi. A volte noi ci dimentichiamo di Gesù nella vita quotidiana: quante cose ce lo fanno mettere in secondo piano! Lo studio, lo sport, il divertimento, i sentimenti, la stanchezza. È facile che ci scordiamo di lui. Nei momenti belli e di gioia non lo ringraziamo tanto e nei momenti tristi e difficili ci dimentichiamo di rivolgergli la preghiera e domandare il suo aiuto. Ma Lui, nonostante questo, con la Cresima ci fa un grande regalo: ci dona il Suo Spirito. Lo Spirito del Signore è la sua presenza costante e fedele che non ci lascia mai e ci protegge, ci sostiene, ci insegna a voler bene, ad amare e sostenere chi è più debole, chi è povero, chi non ce la fa. Oggi siamo tanti. Tanti ma non tutti uguali. Gesù sa che ognuno è diverso e ogni uomo, ogni donna, ogni popolo è diverso l’uno dall’altro. L’umanità è come un enorme e infinito arcobaleno: ogni uomo, ogni terra è un colore diverso. Ma questa diversità è una grande ricchezza e una splendida opportunità. Lo Spirito del Signore ci unisce tutti nell’unica famiglia dei suoi discepoli e in un unico sogno che vogliamo far diventare realtà. È il sogno che abbiamo di un mondo più giusto e più umano, senza divisioni fra ricchi e poveri, fra giovani e anziani, fra sani e malati. Un mondo senza odio, dove nessuno si senta nemico dell’altro, dove non ci siano migliori o peggiori, dove nessuno si senta escluso e dove tutti si possano sentire utili a costruire un mondo più bello.


         Sono molto contento di questa festa e auguro a tutti che questo giorno possa essere l’immagine di tutta la nostra vita: una festa bella dove la giia viene dallo stare insieme uniti nel nome di Gesù e del suo amore.


 


                                     Vincenzo Paglia, Vescovo