La pace diventa arte

La pace diventa arte

La presenza di san Francesco D’Assisi nella nostra diocesi  è legata a tantissimi luoghi e, in particolare, alla vicenda dei protomartiri francescani, tutti nati in questa terra. Furono loro che provocarono l’ingresso nell’Ordine francescano di sant’Antonio da Padova, che venne a visitare Francesco nello Speco di Narni e, si tramanda che in quella occasione disse: “Sono venuto qui per vedere la terra che ha dato origine ai cinque martiri”.
Il legame di Francesco con questa terra e la singolare vicenda dei cinque proto martiri mi hanno spinto a legare la chiesa di Valenza, progettata dall’architetto della prima moschea a Roma, a questa memoria. mi pare non poco significativo recuperare anche a livello artistico la memoria Francescana nella valle ternana testimone di eventi così importanti.
Più volte con il pittore Stefano Di Stasio ci siamo detti che l”intera chiesa doveva essere affrescata con questa storia, singolarissima che segna non solo la vita di Terni ma anche quella dell’intero francescanesimo. La Chiesa di Valenza, sia nell’architettura che nella pittura, deve esprimere quest’ansia sinonimo di Pace.


La parte centrale del trittico raffigura la Madonna della Pace, collegando il dipinto all’iconografia tradizionale umbro-toscana della Madonna della Misericordia con il mantello aperto ad accogliere l’intera comunità dei fedeli. Nelle immagini rinascimentali la Madonna della Misericordia accoglieva i Disciplinati che si recavano a Roma. Oggi, anche dopo i tragici attentati dell’11 settembre, essa accoglie tutti coloro che sentono il bisogno di protezione e di conforto.


Nello scomparto sinistro del trittico è evidente la presenza delle tre grandi religioni monoteistiche che trovano la loro fonte nella Cascata delle Marmore, dipinta come sfondo, ma idealmente in Abramo, dal quale le tre religioni accendono insieme una sola luce che si diffonde anche nella parte centrale e in quella di destra dell’opera.


Altro elemento unificante è la colomba, simbolo dello Spirito Santo, che diffonde la pace, con fiori vari, sul mondo e sugli uomini che, nella parte destra, si abbracciano solidali davanti alle torri gemelle di New York, che ardono consumate dalle fiamme, in ricordo del sacrificio di tante vittime coinvolte nella terribile strage causata dalla follia dell’uomo. In basso, sempre nella parte destra del trittico, un israeliano e un palestinese gettano nella fossa le armi perché siano seppellite per sempre. Queste immagini che suscitano emozioni profonde, oggi toccano la storia, sono storia.

(nella foto: 1219: Il vescovo di Terni Rainerio accoglie san Francesco nella Cattedrale)