Giunio Tinarelli, l’uomo più felice

San Paolo

Giunio Tinarelli nasce a Terni il 27 maggio 1912. E’ battezzato di nascosto a causa della forte avversione del padre per la Chiesa.

A 16 anni va a lavorare come operaio alle acciaierie; dopo esperienze in vari reparti viene destinato a quello di aggiustatore delle locomotive dei treni, in un ambiente umido e pervaso da gas tossici.


Dopo nove anni di lavoro, all’età di 25 anni, gli viene diagnosticata la Poliartrite reumatoide, malattia che lo costringerà a letto immobile, dove resterà per ben 18 anni.

Nonostante la terribile malattia, Giunio si impegna fortemente nelal vita crisitana, come attività dell’Unitalsi (la cui sezione ternana fonda nel 1948) e con il Centro volontari della sofferenza. Sorride anche in mezzo ai bombardamenti del 1943 e diventa un punto di riferimento per la città, proprio per la sua capacità di consolare gli altri e sostenere le sofferenze del prossimo con la parola, il sorriso, la fede.


Muore il 14 gennaio del 1956. Pochi anni dopo il suo corpo viene trasferito nel Duomo di Terni e comincia il processo di Beatificazione.

Su di lui sono stati pubblicati molti libri a carattere locale; a curare molte pubblicazioni è stato, in particolare, monsignor Antonio Marchetti. Questo volume, curato dal giornalista Giuseppe Romano e fortemente voluto dal vescovo Vincenzo Paglia (che ne ha scritto l’introduzione) vuole essere un contributo alla conoscenza della sua figura anche al di fuori dei confini diocesani.