Eucarestia e città
E’ la quarta lettera pastorale di mons. Vincenzo Paglia, che ha consegnato alla comunità diocesana nel corso dell’assemblea ecclesiale del 25 ottobre. Dall’Eucarestia all’impegno concreto nella vita sociale, ad una presenza più attiva dei cattolici nella città, sono i punti nodali di un itinerario di approfondimento e riscoperta della natura e missione della Chiesa nella città, che pone particolare attenzione al legame tra la celebrazione, l’ascolto del Vangelo e la quotidianità, all’impegno per una cittadinanza attiva, ad un dialogo aperto con le istituzioni che costituiscono la società civile.
«Il bene comune è un compito di tutte le istituzioni sociali – scrive mons. Paglia nella lettera pastorale – ciascuna secondo la sua specifica funzione sociale, senza supremazie». Un compito che spetta anche alla Chiesa e a tutte le sue organizzazioni: animare e dare sostanza all’identità della città. Ed è questo il senso ultimo delineato nei quattro capitoli della lettera: accogliere la forza di trasformazione del mistero eucaristico che rinnova il mondo e lo rende più giusto. I cristiani, assieme a tutti i cittadini, sono responsabili della vita della città nella quale vivono, nell’affrontare i problemi del disordine della convivenza, della violenza familiare o urbana, della solitudine degli anziani, malati, disabili, rifiutati dalla società consumistica e competitiva e, al contempo, nell’accogliere le sfide tese alla crescita del bene comune e al superamento dell’attuale assenza di visione e diffuso disinteresse.