Saluto alle coppie di sposi per la festa dei 25 anni di matrimonio 2010

Cari sorelle e cari fratelli,
e bello oggi essere insieme qui per ricordare quel giorno di 25 anni fa quando siete entrati in chiesa accompagnati dai vostri cari per iniziare quel cammino d’amore che vi ha portato sin qui. Una festa bella per voi sposi, per i vostri figli e nipoti e spero che ci sia commozione nei vostri cuori come lo è stato per la festa dei fidanzati.
Oggi siete tutti un po’ più ricchi non di beni materiali, ma ricchi di amore, ricchi per il dono dei figli, di tanti amici. Avete sentito il bisogno di venire qui, dal patrono dell’amore e degli innamorati, perché in qualche modo avete la consapevolezza dell’amore vero che è forte e serio. Specialmente oggi che viviamo in un mondo dove tutto sembra usa e getta, dove volersi bene è così importante tanto che la cultura dominante non lo sopporta, il mondo non vi sopporta così, quella parola e quell’amore che resiste fa spesso paura. L’amore è diverso perché non si può comprare, l’amore durevole non rientra nelle logiche del commercio, ti dò se mi dai. Ecco perché voi siete un po’ paradossali, un po’ fuori del mondo. Oggi non è facile volersi bene, anzi è facile dimenticare gli altri, è facile far indurire il proprio cuore, proprio come nelle tentazioni del diavolo descritte nel Vangelo che abbiamo ascoltato, dove è lo stesso amore che viene tentato perché non sia più amore vero e forte, ma più semplicemente solo il pensare a se stessi e al proprio mondo. Ed oggi nella società contemporanea è facile che le divisioni e i problemi portino a dimenticare la tenerezza, la vicinanza agli altri, facendo prevalere l’egoismo e la chiusura, insomma è più facile obbedire al diavolo. La pagina evangelica che abbiamo ascoltato delle tentazioni di Gesù nel deserto è come l’amore che è tentato perché non sia più tale. Gesù che è amore viene tentato dal diavolo – parola che significa divisione – così in genere l’amore è tentato dal diavolo perchè non sopporta che l’amore resista, un amore che costa pazienza , fatica, intelligenza. Abbiamo tutti bisogno di amare ed essere amati, ma attenzione, il diavolo non lo sopporta e la tentazione è subdola. E la tentazione, non a caso, viene dopo 40 giorni, magari dopo un po’ di tempo che vi siete sposati. E dice il diavolo a Gesù: “Pensa a te, pensa a sfamarti, vai in cerca di scorciatoie, non faticare più” ma l’amore deve essere istintivo e voi oggi ci ricordate che è bello amarsi e stare insieme. Noi qui affermiamo la gioia dell’amore terrestre, ed è bello perché indica la permanenza dell’amore, perché senza l’amore si è tristi, quando si sta soli si sta male.
Ognuno di noi pensa a sé, ma vedere la gente felice, uomini e donne che sia amano rende larga la gioia e il sereno il cuore. Gesù dopo aver vinto le tentazioni vide venire gli angeli. Gli angeli sono i vostri figli e voi cari figli siate angeli per i vostri genitori, hanno bisogno del vostro affetto, non lasciateli e non abbandonateli.
San Valentino fu un vescovo esemplare. Spese, infatti, la sua vita per aiutare gli altri: guariva i malati, soccorreva i poveri, era attento ai bambini ed ebbe un’attenzione particolare al giovani che aiutò a sposarsi e guarì il figlio del prefetto di Roma e convertì tutta la famiglia.
Vedere voi che vi volete bene è una consolazione enorme e vi affido tutti al Signore e a San Valentino che vi guarda con attenzione per ridonarvi nuova energia, perché in voi s’irrobustisca la decisione di amarvi e volervi bene.