Perché il Giubileo?
Care lettrici e cari lettori, abbiamo assistito all’apertura della “porta santa” di San Pietro con cui papa Francesco ha iniziato il Giubileo della Misericordia. Nel corso del mese di dicembre si apriranno le porte delle cattedrali del mondo per iniziare ovunque questo Giubileo. Ce n’è bisogno! Papa Francesco nella bolla di indizione dice perché: “Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre. È per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti”.
In effetti, il secolo che ci siamo lasciati alle spalle, il Novecento, è stato tra i più crudeli della storia umana, sebbene abbia rappresentato anche un momento di progressi incredibili. Le ombre delle sue tragedie si stendono anche in questo secolo. C’è bisogno di un sussulto dei cruori, di una generale rinascita spirituale, di una crescita nell’amore e nella misericordia. Tutti siamo chiamati ad impegnarci per arginare una velenosa risorgente cattiveria tra gli uomini e diradare le ombre del male che si addensano sempre più sulle società pesando soprattutto sui più deboli. La via da seguire è far risplendere più chiaramente la misericordia, l’amore, la giustizia, la solidarietà, l’amicizia tra le persone e tra i popoli. Per i cristiani questo significa ascoltare nuovamente la voce del Vangelo e metterla in pratica così com’è, senza aggiunte, come diceva Francesco di Assisi. Papa Francesco vuole riproporre una vita evangelica.
Per questo invita ad alzare lo sguardo da noi stessi e fissare gli occhi su Gesù cogliendone il volto di misericordia. Gesù, già all’inizio del suo ministero, mostrò questo suo volto quando, a Nazareth, disse: “Lo spirito del Signore è su di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio…e predicare un anno di grazia del Signore”(Lc 4, 18-19). Potremmo dire che da quel momento iniziava un anno di liberazione per tutti gli uomini e le donne. Il Giubileo è esattamente l’impegno a vivere un anno di liberazione dal male, un anno di amore per i poveri, un anno di fraternità tra tutti. Il filo rosso che deve legare i giorni e le settimane di questo nuovo anno deve essere, appunto, la misericordia. Per aiutarci a vivere questo anno, di mese in mese, vi proporrò una riflessione sulle opere di misericordia. Non dobbiamo sprecare questo tempo di misericordia. E, davvero, buon anno a tutti!
(da BenEssere)