Per la prima volta al mondo trapianto di cellule cerebrali umane nel cervello

L’annuncio è clamoroso: «Per la prima volta al mondo – ha detto il professor Angelo Vescovi, ‘padre’ della ricerca e direttore scientifico dell’associazione Revert – testeremo il trapianto delle cellule staminali cerebrali umane nel cervello di pazienti affetti da sclerosi multipla, che in Italia colpisce circa 110.000 persone ed è, ad oggi, ancora senza rimedio». Si tratta della prima sperimentazione basata sul trapianto di cellule staminali neurali per combattere la sclerosi multipla e Vescovi, ha ufficializzato l’avvio della sperimentazione insieme a monsignor Vincenzo Paglia, presidente dell’associazione e della Pontificia accademia per la vita, a Roma.

Angelo Vescovi

Terni coinvolta La prima fase della sperimentazione, che sarà condotta su un piccolo numero di persone, è previsto che si svolga nella ‘Casa sollievo della sofferenza’ di San Giovanni Rotondo, in collaborazione con la Fondazione ‘Cellule staminali’, l’Azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni (dove saranno anche effettuati i trattamenti cellulari), lo ‘Swiss institute for regenerative medicine’ e l’Ospedale civile di Lugano. I test saranno condotti su un gruppo di pazienti – fra 15 e 24 – di età compresa fra 18 e 60 anni affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva ed avranno una durata di tre anni. La procedura prevede il trasferimento nel cervello di cellule staminali neurali prelevate da feti abortiti spontaneamente e sottoposte a una procedura di controllo riconosciuta a livello internazionale.

La spiegazione «Questa sperimentazione – ha spiegato Vescovi – si basa sul trapianto di cellule staminali cerebrali completamente etiche, che verranno trapiantate nel cervello, nelle cavità cerebrali, con un intervento nei fatti complesso, ma in realtà piuttosto semplice per un neurochirugo, con un’invasività minima e l’iniezione come speriamo dovrebbe portare a un blocco dello sviluppo della malattia, forse anche a un miglioramento dei sintomi. Si tratta di un inizio di terapia sperimentale, ma è un grosso salto da uno stato in cui 25 anni fa si diceva che il cervello è impossibile toccarlo ad uno stato in cui esiste una terapia già standardizzata che viene testata per sicurezza e potenziale efficacia. Venticinque anni passati per un buon motivo».

L’iter L’avvio di questa sperimentazione, è stato spiegato, «è la terza tappa di un percorso iniziato 12 anni fa, con la creazione della banca mondiale di staminali del cervello umano – ancora oggi unica al mondo – proseguito con il primo trapianto in 18 pazienti SLA nel 2012, la cui sperimentazione si è conclusa con successo nel 2015. Il percorso permette ora di procedere con il primo trapianto intracerebrale su pazienti affetti da sclerosi multipla con cellule che presentano il più alto grado di sicurezza attualmente disponibili al mondo, essendo già state utilizzate per trapianti in esseri umani».

Monsignor Vincenzo Paglia

«No profit» Monsignor Vincenzo Paglia, presidente di Revert Onlus, ha sottolineato che «è la centralità del malato che ci sta a cuore, oltre ovviamente al rigore scientifico: noi abbiamo deciso che queste cellule, prodotte qui in Italia, vengano poi date a chiunque lo desidera, gratuitamente, salvo le spese del trasporto, certificando la correttezza di tutto il procedimento, perchè si possa dare speranza a queste malattie che sono terribili. Una grande passione ci muove, che nasce dalla comprensione della sofferenza per malattie così gravi, che distruggono la malattia, non solo dei malati, ma anche dei familiari. È una piccola parola di speranza che speriamo possa diventare in verità poi una speranza grande per i tanti malati che aspettano».

(da UmbriaOn)