Non separare la famiglia e la vita

Si è celebrato venerdì 28 novembre il secondo seminario di approfondimento dei risultati del Sinodo straordinario sulla famiglia, promosso dal Pontificio Consiglio in preparazione al grande convegno delle associazioni e dei movimenti del prossimo gennaio.

Protagonisti di questa sessione (la prima si è tenuta agli inizi di novembre con una rappresentanza internazionale dell’associazionismo familiare) sono stati dodici delegati di realtà e associazioni dedicate al sostegno e alla promozione della vita umana, provenienti da diverse parti del mondo.
Un particolare punto di vista dunque, che ha offerto l’occasione di rileggere il dibattito sulla questione familiare a partire dalla forza generatrice che tale esperienza umana custodisce e realizza.
I lavori sono stati aperti dall’introduzione del Presidente, Mons Vincenzo Paglia, che ha richiamato i lavori e le tappe del lungo cammino sinodale. In modo particolare l’Arcivescovo ha posto la sua attenzione sulla sfida che il cammino sinodale offre alle chiese locali e soprattutto alle famiglie. Una sfida che il dicastero vuole assumere promuovendo e sollecitando, in quest’anno, un dibattito il più possibile diffuso e approfondito, sui temi che hanno caratterizzato più marcatamente il sinodo e anche su quelli che meno sono stati trattati o comunicati nei media, ma su cui c’è urgenza grave di confronto e riflessione.
Successivamente la sig.ra Joan Clemens, auditrice del Sinodo e rappresentante della WOOMB, ha offerto la sua testimonianza e ha raccontato la sua esperienza dei lavori sinodali. Nel suo intervento Mrs Clemens ha sottolineato il rischio, vissuto anche durante i lavori sinodali, di soffermarsi eccessivamente sulla sola analisi della criticità della situazione della famiglia nel mondo, senza dare forse tutto il rilievo dovuto sia alla testimonianza offerta dalle tante “meravigliose famiglie” che vivono ogni giorno il loro amore fedele e fecondo, sia alle possibili soluzioni ai tanti problemi che certamente esistono e che chiedono di essere affrontati, soprattutto con percorsi educativi efficaci.
Il resto della giornata ha offerto la possibilità ai partecipanti di reagire alle riflessioni offerte e a riconoscere i nuclei e le questioni decisive che saranno oggetto di approfondito studio e dibattito del congresso del prossimo gennaio.