Lettera alla comunità accademica dell’Istituto Giovanni Paolo II
Care amiche e cari amici, come avrete saputo dal mio intervento al convegno online “Il nostro amore quotidiano” – al quale so che avete partecipato numerosi – dal prossimo anno accademico il professor Philippe Bordeyne succederà a monsignor Pierangelo Sequeri come preside del nostro Istituto.
Voglio, insieme a voi, esprimere il mio ringraziamento a don Pierangelo: con lui abbiamo vissuto un’avventura straordinaria in questi ultimi quattro anni, per avviare e rendere matura la nuova stagione dell’Istituto Giovanni Paolo II che già dall’arricchimento del nome indica quella bella tradizione della Chiesa che continua a crescere e a svilupparsi: con lui abbiamo aggiunto il titolo Teologico ed il termine Scienze del Matrimonio e della Famiglia; è sua la nuova architettura dell’Istituto che lo qualifica in maniera unica tra le istituzioni nell’orizzonte della Chiesa e della cultura in generale.
Il ringraziamento lo ha avuto anche dal Papa nell’udienza che gli ha concesso alcuni giorni fa per il termine del suo mandato e noi ci uniamo alla gratitudine di papa Francesco per la qualità scientifica e didattica che il professor Sequeri ha saputo dare al nostro Istituto. Rimando alla sua prolusione con la quale delineava la nuova prospettiva che volle raccogliere attorno a due termini: memoria e progetto. Ha raccolto l’eredità culturale dell’Istituto voluto fortemente da san Giovanni Paolo II iscrivendola nel progetto di rinnovamento altrettanto fortemente voluto da papa Francesco. La sintesi di queste due dimensioni sta nel gloriarci del titolo “Pontificio”, al quale teniamo in maniera responsabile e che ci pare prezioso per tutte le nostre ricerche che sono, anche fisicamente, incardinate nel territorio del Laterano, sede del vescovo di Roma.
Il professor Sequeri, per volontà del Papa, continuerà ad insegnare qui all’Istituto con la responsabilità dell’area teologica, perché cresca quella teologia della famiglia ancora poco sviluppata e che vogliamo che qui al Giovanni Paolo II assuma una dignità alta. Il nuovo preside, il professor Philippe Bordeyne, è specialista in teologia morale, ecumenismo ed ermeneutica teologica del Concilio Vaticano II ed è attualmente Rettore dell’Institut Catholique de Paris. E’ un professore ben noto agli accademici, anche per la sua partecipazione alle due assemblee del Sinodo sulla famiglia come esperto riguardo alla Missione della Famiglia nella Chiesa e nel mondo. E’ altresì un pastore che lungo il corso del suo ministero sacerdotale si è impegnato in maniera particolare con i giovani che gli ha permesso di vivere quel virtuoso legame tra teologia e pastorale. Sono personalmente lieto che il professor Bordeyne abbia accolto questo incarico e sono certo che, come preside, metterà a frutto il compito che ha svolto in una istituzione così prestigiosa come l’Institut Catholique de Paris.
La dimensione dell’università lo coinvolgerà nella responsabilità di rendere questo nostro istituto ancora più universale, perché tutte le riflessioni sulla famiglia sono decisive non solo per la Chiesa cattolica, ma anche per le altre chiese cristiane, per le altre religioni e per la stessa cultura umanistica che ha bisogno di un’attenta e più profonda riflessione accademica sui temi della famiglia e della vita.
Gli diciamo sin da ora benvenuto! E a tutti voi un augurio di cuore per la Santa Pasqua.