Riflessioni sul Vangelo di Matteo, Marco, Luca, Giovanni, e attualizzazione esistenziale per la lettura quotidiana

L’autore si rivolge a chi è anziano, o a chi si trova a misurarsi con le grandi domande della vita e della morte e trova poche risposte, si assume il travaglio di molti giovani o s’interroga sulla sfida della solidarietà, o della sofferenza o della malattia nei nostri tempi, ma si rivolge un po’ sempre anche a se stesso. Le parole che si leggono acquistano spesso sapore nuovo e antico della saggezza evangelica e chi ha la sapienza di scorrerle ne trae consolazione, mentre vi scopre il sapore di una compagnia calda, solidale. Ogni commento, infatti preferisce sempre la via di una robusta testimonianza a quella della citazione colta o a effetto. L’autore esprime quello che generazioni di cristiani si sono tramandate le une alle altre. Lo offre ai cristiani in ricerca e ai cristiani distratti, a laici attenti e a laici diffidenti. Senza imposizioni, con un rispetto profondo delle sensibilità altrui che però non esime dal proporre, dall’invitare lungo un viaggio gioioso. Queste riflessioni non tentano di trovare surrogati alla crisi di senso che attraversa la nostra generazione e ogni generazione affrontando temi civili, sociali, psicologici, anzi riesce a non perdere d’occhio ne’ la pagina evangelica ne’ il contesto cui essa è diretta, vale a dire la nostra vita di tutti i giorni, senza mai appiattire l’una sull’altro.