Il Cantico di Benigni

Il Cantico di Benigni

IL CANTICO DI BENIGNI


Intervista di Radiouno


di Filippo Anastasi

Per San Valentino a parlare d’amore a Terni né un filosofo né un poeta, ma un comico laico feroce nella satira. Perché?

 


“Io direi che è anzitutto un artista. Un artista che ha saputo cogliere il cuore caldo dell’amore, basti pensare a cosa ha voluto dire La vita è bella, lo stesso Pinocchio e anche nell’ultimo film c’è un inno all’amore. E allora ho pensato che un uomo come lui avrebbe potuto parlare dell’amore con quella passione e con quel linguaggio che è raro trovare e che giunge fino al cuore. Una scommssa che, direi, è stata vinta”.


 


Non ha avuto il timore che Benigni potesse trascendere con la sua, chiamiamola così, carnalità?


 


“Quando ci siamo incontrati sul palco avevo paura che mi prendesse tra le braccia, così ho portato in braccio un regalo e glie l’ho consegnato. Ma questa carnalità che in qualche modo è emersa era in dialogo, era declinata assieme alla sublimità dell’amore religioso”.


 


Come ha fatto a precettare Roberto Benigni?


 


“La faccenda risale a qualche tempo fa. Lui aveva gli studi qui a Terni, ci siamo incontrati e una volta parlando della Divina Commedia e del canto che poi lui dopo recitò in televisione mi venne l’idea: perché non facciamo il Cantico dei cantici, questo brano biblico pieno di carnalità , di passione e di amore. E lui accolse l’idea”.


 


Chiuso il sipario cosa le ha detto Benigni?


 


“Mi ha ringraziato. Dicendomi che in tanti lo avevano chiamato perché in un mondo come quello in cui stiamo vivendo sentire un artista parlare in maniera così appassionata di amore è importante; tanti lo avevano capito e gli avevano dato credito, tanto che scherzando mi ha detto:  “se i politici, anziché fare i programmi, presentavano il Cantico dei cantici avremmo votato tutti!”.


Questo perché comprende che l’amore ci dà non solo energia  nuova, ma anche occhi nuovi per guardare alla nostra stessa esistenza e la vita di questo mondo”.


 


Cosa le hanno detto i suoi fedeli?


 


“Che se lui predicasse tutte le domeniche avremmo un vantaggio notevole. Molti adesso mi chiedono il testo scritto e credo che la vostra iniziativa sia particolarmente utile e particolarmente attesa, perché – mentre in tanti parlano di guerra – c’è bisogno che qualcuno parli di amore, come del resto ha fatto lo stesso papa Ratzinger. E mi ha fatto impressione che Benigni abbia colto un piccolo fatto:  il giorno prima della presentazione dell’enciclica il Papa parlando in  un’udienza iniziò recitando un passo della Divina Commedia e Benigni aveva colto questo passaggio e mi disse: Vedi, è l’amore che cambia la gente”.


 


LA CRONACA DELLA SERATA


 


L’AMORE FA VIVERE


 


IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERVENTO DI ROBERTO BENIGNI