I salesiani di don Bosco a Terni: in cammino con i giovani

I salesiani di don Bosco a Terni: in cammino con i giovani


Con viva gioia e gratitudine chiudo le celebrazioni per l’80° anno di insediamento dei padri salesiani a Terni (1927-2007), momento eccezionale di festa per tutta la comunità parrocchiale-oratoriana di San Francesco.


Un profondo “grazie” per una presenza che testimonia il largo credito che il genio e la carità di don Bosco riscuotono nella nostra città; basti pensare alle numerose persone che si sono formate e si formano quotidianamente accanto ai figli di don Bosco nell’Opera salesiana: genitori, ex allievi, cooperatori, animatori, allenatori, insegnanti, volontari, ragazzi e giovani. Ottant’anni portati così bene sono preludio di buona salute da vivere in pienezza e in continuità con il passato, al servizio dei giovani.



La storia dell’Opera salesiana, rappresentata da questi 80 anni, attraversa uno spazio privilegiato di vita per i ragazzi e per i giovani. L’oratorio salesiano di “San Francesco” si configura oggi come una sorta di polmone sociale, che permette e facilita l’incontro tra pari, tra generazioni e tra fasce sociali.



Le sue attività sono molteplici e variegate in risposta ai tanti bisogni dei giovani. In questi 80 anni la mission dell’Opera si è concretizzata nell’attività educativa e didattica del servizio scolastico, attraverso il convitto, nell’attività ludico-formativa dell’oratorio, nel servizio socio-religioso della parrocchia di San Francesco d’Assisi, che il mio predecessore, Felice Bonomini, intese affidare ai figli di don Bosco.


Nell’azione pedagogica di don Bosco ogni ambito di vita diviene risorsa educativa. Un secolo più tardi nella Gaudium et spes, riecheggiando i padri della Chiesa, il Concilio affermerà che “non vi è nulla di genuinamente umano che non trovi eco nel cuore dei credenti”. È quello che possiamo affermare con certezza dell’Opera salesiana di Terni, “casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che educa alla vita, cortile dove incontrarsi da amici”, caratterizzata sempre dal senso di festa, di novità, di amicizia e di impegno. Il significato educativo e spirituale di questa ricorrenza ci spinge oltre il ricordo.



L’Opera salesiana e la comunità diocesana non possono tirarsi indietro di fronte alle tristi condizioni sociali di quelle fasce di ragazzi e giovani che vivono abbandonati ai margini della società; a fronte della povertà spirituale di tanti giovani che, pur in un contesto di benessere, vivono disorientati dal punto di vista spirituale e morale, non possiamo rimanere insensibili. Don Bosco ce lo ricorda e ce lo insegna: l’amore deve prevalere su qualsiasi altra cosa. L’impegno e la proposta educativa si fanno più decisi e necessari come via alternativa a tali situazioni. Occorre aiutare i ragazzi e i giovani ad assumere la vita come un dono e a viverla nella vera libertà e con gioia lottando per grandi ideali a cominciare da una vita cristiana di alta qualità.


Le situazioni di disagio e di povertà dei giovani devono stimolare a schierarci dalla parte delle fasce più “deboli”; di fronte al dilagare di appariscenti fenomeni di sfruttamento e di devianza giovanile non dobbiamo pensare solamente a come contenere o contare i danni provocati da folli gesti contro la vita o alle stragi sulle strade del sabato sera, ma piuttosto a promuovere valori e spazi di vita (come gli oratori parrocchiali) che motivino l’appartenenza alla comunità e orientino verso scelte di impegno di vita, invitandoli a cibarsi della Parola che salva e che viene spezzata ogni domenica nelle nostre comunità.


Ringrazio, infine, la comunità salesiana, perché, con l’accoglienza che le è tipica, ogni giorno si sforza di servire i giovani in nome del Signore e di don Bosco, camminando con loro e trovando in loro l’origine e il culmine della propria vocazione. Ringrazio il rettor maggiore, per il suo impegno nel rilancio dell’Opera salesiana di Terni, attraverso la riqualificazione e l’ampliamento degli spazi destinati alle attività giovanili e la riapertura di un pensionato universitario salesiano, che continua così la tradizione iniziata dal collegio: un auspicio, se così possiamo dire, a intraprendere il cammino verso il centenario!

(Introduzione al libro I salesiani di don Bosco a Terni: in cammino con i giovani di Giuseppe Cassio)