Funerale di don Giuseppe De Santis

Funerale di don Giuseppe De Santis

Caro Mons. Gualdrini, cari sacerdoti, carissimi della Comunità Famiglia Padre Pio, care sorelle fratelli tutti, siamo venuti in tanti a raccoglierci attorno a don Giuseppe per dargli il nostro ultimo saluto, mentre lascia questo mondo per raggiungere il Padre dei cieli, il Padre di questa nostra famiglia diocesana. Ho voluto anch’io essere presente a questo momento comune e affido a don Giuseppe, nel giorno che entra in Paradiso, l’incontro con il metropolita della Chiesa ortodossa di Mosca che mi attende domattina. Questa cattedrale oggi è certamente in lutto, oserei dire triste perché un suo figlio la lascia, e tuttavia è come traversata da un sentimento di letizia e di gratitudine. E queste mura, ma soprattutto noi, comprendiamo davvero chiaramente le parole che padre Pio disse tanti anni fa a don Giuseppe: “Datti da fare, irradia attorno a te il bene… Il Signore ha dei disegni sopra di voi”. “Datti da Fare”: voi, noi, siamo il frutto di questo darsi da fare di don Giuseppe. Davvero si è dato tutto, ed ecco quel disegno che Dio voleva realizzare con lui. Padre Pio gli disse che Dio aveva dei disegni su di voi. Sì, su di voi, non solo sopra di lui, don Giuseppe. Come a dire che don Giuseppe non è pensabile senza di voi, senza di noi. Ecco perché siamo grati al Signore che non solo ce lo ha dato, ma ancor più ce lo conserva, Egli sarà sempre con noi. E da oggi, in un modo ancora più pieno. No, non avrà più bisogno di assistenza, sarà lui ad assistere voi, suoi figli, e tutti noi.


Mons. Gualdrini vi ricorderà la sua vita tutta spesa per la gloria di Dio, e per questo piena anche della croce. Ma oggi, come accdde per Gesù, don Giuseppe viene accolto nel mistero della risurrezione. Sì, oggi sarai con me in paradiso, gli dice Gesù. E don Giuseppe entrerà nel regno della beatitudine piena. Incontrerà il volto del Padre, quello della Madonna, di san Giuseppe e di san Padre Pio. Cosa si diranno non lo sappiamo. Ma una cosa so, certamente parlerà di voi, di noi. Ecco come continuerà a starci vicino.


E dal cielo rilancerà a noi le parole che san Padre Pio una volta gli disse: “Beato te che puoi fare ancora tanto bene”, “Beati voi che potete fare ancora tanto bene”. Beati voi! Ma come, don Giuseppe ci lascia e ci chiede di essere beati? Sì, care sorelle e cari fratelli: “Datevi da fare, irradiate attorno a voi il bene!” Questa è stata la sua vita, e ora è il suo testamento. Del resto accadde la stessa cosa con Gesù. Scrive Luca che dopo che Gesù fu asceso al cielo, i discepoli se ne tornarono con gioia in città.


A voi, a tutti noi, è chiesto di raccogliere l’eredità di don Giuseppe. A tutti è chiesto di continuare a pregare e a crescere nella carità.