Estratto del discorso al premio San Valentino

Estratto del discorso al premio San Valentino

Nel 1986, ad Assisi, per la prima volta i grandi del mondo si ritrovarono in Umbria.

Il Papa era preoccupato: il pericolo nucleare pesava ancora. In uno dei nostri primi incontri – c’era anche Andrea Riccardi – parlavamo della pace nel mondo, e Giovanni Paolo II disse che bisognava fare qualcosa. E così nacque l’incontro dei leader religiosi: nel piazzale di San Francesco si compose una scena mai vista prima. Per la prima volta erano gli uni accanto agli altri, non gli uni contro gli altri. Giovanni Paolo II aveva intuito ed ebbe l’audacia di percorrere un cammino di speranza.

In molti pensavano che quell’evento dovesse rimanere unico. Andrea Riccardi, invece, pensò che si doveva continuare.

Nel settimo anniversario Giovanni Paolo II disse alla Comunità di Sant’Egidio: “Vi sono grato per aver continuato quell’incontro”.

Quest’anno lo spirito di Assisi è giunto a Monaco e ha incontrato la Primavera araba. Tra un mese papa Benedetto sarà ad Assisi e ci sarà anche Andrea Riccardi, che accompagnerà il papa in quel viaggio che passerà anche per Terni: e noi speriamo che il treno, arrivato qui da noi, possa rallentare per permettere ai ternani di salutare il papa, come avvenuto nel 1962 con Giovanni XXIII e nel 2002 con Giovanni Paolo II.

Vorrei concludere raccontando un episodio della vita di San Valentino: quando era prigioniero a Roma, inviò dal carcere ai ternani una colomba con una chiave e un biglietto indirizzato ai bambini della città. Era la chiave che apriva il giardino dove coltivava la rose. Quella colomba oggi riparte, e io direi che dobbiamo unirci tutti quanti al suo volo, verso il giardino della pace”.

(foto Mirimao)