Dies irae

Dies irae


Preghiera del Dies irae di Tommaso da Celano

traduzione adattata da monsignor Vincenzo Paglia 


Giorno d’ira sarà quello: il fuoco distruggerà il mondo, la tromba suonerà dovunque e tutti saranno radunati attorno al trono. Il giudice verrà a giudicare con giustizia. Sarà aperto il libro dove tutto è scritto e ciò ch’è occulto sarà svelato; niente resterà segreto.
Misero peccatore che sono! Che dirò in quel giorno? A chi mi raccomanderò se appena il giusto sarà sicuro? O Re di tremenda maestà, che salvi gratuitamente gli eletti, salvami, tu che sei la fonte di ogni pietà.

Ricorda, Gesù buono, che io son la causa della tua venuta: non mi condannare in quel giorno. Ti sei affaticato a forza di cercarmi; per salvarmi hai accettato la croce; non sia vano tanto tuo dolore. Giusto giudice, donami la grazia del perdono prima del giudizio. Io arrossisco di vergogna per le mie colpe. O Dio perdonami, ti supplico.
Tu che assolvesti la Maddalena ed esaudisti il ladrone, dona anche a me la speranza. Le mie preghiere sono povere e poco degne. Ma tu, che sei buono e pietoso, salvami dalla dannazione eterna. Mettimi alla tua destra con le pecore e separami dai capri. Chiamami tra i benedetti e allontanami da chi è maledetto.

Ti prego, con il cuore prostrato e contrito come la cenere, abbi cura di me in quel giorno, o Signore. Fa che non sia giorno di lacrime e di rovina, ma giorno di conforto e di gioia piena. Fa che questa cenere che sono sia perdonata e trasformata come il corpo glorioso del tuo Figlio. Tu, o Signore, amico buono degli uomini, abbi pietà di me e salvami! Amen.