Appello per la pace

Si alla pace giusta, no alla guerra ingiusta




In quest’ora grave in cui la pace nel mondo è in pericolo, la città e la chiesa di Terni, forti della testimonianza di San Valentino e memori della tragedia dei bombardamenti subiti nel corso del secondo conflitto mondiale, sono sgomente e sdegnate di fronte alla decisione di alcune potenze mondiali di intraprendere unilateralmente una guerra al di fuori delle istituzioni internazionali. Ma


non si arrendono all’inevitabilità del conflitto armato e con quanta forza hanno in gola gridano il loro “no” a questa guerra ingiusta e irresponsabile. E si uniscono al grido del Papa che da tempo, e in particolare proprio dalla terra umbra, continua a dire: “Mai più la guerra!”


Questa guerra non deve scoppiare. Uniti a tutti coloro che in ogni parte del mondo sono in questo concordi, la città e la chiesa di Terni sono convinti che c’è ancora tempo per negoziare, che c’è ancora spazio per la pace, che non è mai troppo tardi per comprendersi e per continuare a trattare. Riflettere sui propri gravi doveri davanti a Dio, davanti alla storia e davanti alla propria


coscienza comporta anche il massimo rispetto del diritto internazionale e delle istanze che garantiscono l’ordine mondiale. E per questo, continuare ad impegnarsi in fattivi negoziati non significa umiliarsi, ma lavorare con responsabilità per la pace.


 


Di fronte ad un orizzonte internazionale che appare sempre più buio è urgente, oggi ancor più di ieri, affermare con decisione ancora una volta: “sì” ad una pace giusta e “no” a una guerra ingiusta. La situazione del Medio Oriente richiede certamente da parte di tutti – singoli cittadini e istituzioni pubbliche – una attenzione urgente, ma non perché si scateni una nuova guerra e si provochino nuove stragi di vittime innocenti, bensì per evitare al popolo irakeno le sofferenze della dittatura e per bloccare in Terra Santa quella spirale infernale che continua a divorare vite umane e speranze di pace.


 


Chiediamo pertanto ai Responsabili politici dell’Iraq di collaborare in maniera piena ed immediata con la Comunità Internazionale, al fine di eliminare ogni motivo di intervento armato.


 


Chiediamo a tutti i Paesi mèmbri delle Nazioni Unite di non ricorrere all’uso della guerra finché non sia esaurita ogni possibilità di soluzione pacifica, secondo i principi della Carta dell’ONU. E nello stesso tempo chiediamo che si riprendano immediatamente in Terra Santa i sentieri dell’incontro e del dialogo tra il popolo palestinese e quello israeliano che sono l’unica via della pace.


 


Al Parlamento Italiano e al Governo del nostro paese chiediamo il rispetto pieno e totale della Costituzione Italiana assieme ad un impegno deciso e chiaro per impiantare e custodire la pace in Medio Oriente secondo le vie del diritto internazionale e delle istituzioni a tale scopo istituite.


 


La comunità dei credenti di Terni, consapevole che la pace è anzitutto un dono di Dio, si impegna in questi giorni a invocare senza sosta nella preghiera e nella penitenza questo grande dono, inestimabile valore per il presente e garanzia per il futuro della famiglia umana. In tutte le


Parrocchie, in tutte le comunità cristiane, si continuerà incessantemente la preghiera per la pace nel mondo, in particolare nel Medio Oriente. Nel sito internet .della Diocesi è aperto uno spazio apposito perché chiunque lo desidera possa inviare la propria preghiera per la pace, come a voler creare una comunione visibile di preghiera. In questa gravissima ora dobbiamo continuare ad essere sentinelle della pace.


 


Tutti i cittadini che lo desiderano, anche chi non crede, possono unirsi con un momento di riflessione a questa invocazione comune e incessante per la pace. Sappiamo bene che la pace è un dono troppo alto per essere lasciato solo nelle mani di alcuni. A tutti, credenti e non credenti, uomini e donne, piccoli e grandi, a tutti è affidato il compito di tenere desto l’impegno perché il


dialogo, forte e continuato, sia la via per costruire un futuro di pace tra i popoli.