Alfie Evans: “Vicenda disumanizzante”

di Giuseppe Vatinno

Il caso del piccolo Alfie Evans sta scuotendo il mondo. Infatti per la seconda volta in poco tempo un tribunale inglese ha decretato di staccare la spina, cosa che è stata fatta, ma incredibilmente il bambino ha continuato a respirare da solo.

A proposito di questa drammatica vicenda ho intervistato monsignor Vincenzo Paglia vescovo e Presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, molto vicino a Papa Francesco

Questa vicenda del bambino Alfie Evans sta scuotendo l’opinione pubblica mondiale. Cosa ne pensa?

“È una storia molto tragica in cui è evidente il contrasto tra il momento drammatico che sta vivendo la famiglia con il bambino e  una dimensione puramente legalista dell’esistenza, che produce una disumanità che peggiora ancora di più gli avvenimenti. Polizia, tribunali, contrapposizioni, non aiutano a risolverla”

Ma secondo lei lo Stato può decidere per questo bambino e per i suoi genitori?

“Lo Stato non può avere questo diritto, né lo può avere la tecnica o una prospettiva di un costo economico per una persona che non produrrà reddito in futuro. Non si tratta solo di una questione di ordine biologico o clinico, si tratta di una dimensione umana violata e calpestata, di emozioni, di sensibilità che non può essere gestita da un tribunale”.

Quindi occorre, secondo lei, aggiungere e valorizzare un’altra dimensione in questa vicenda?

“Sì. Occorre quella che io chiamo una “alleanza d’amore” e non solo terapeutica. I genitori, i medici e chi segue questa storia devono lavorare insieme e non contro, per cercare il bene migliore per il bambino, con il consenso di tutti”.

Lei vede anche una sorta di “competizione” tra le istituzioni mediche?

“Certo. Invece che cooperare ci sono medici che si oppongono ad altre offerte, ad altre possibilità, ad altre speranze, persone che hanno una impostazione magari ideologica e non d’amore, non vicina alla dimensione umana”.

Il Papa è intervenuto esplicitamente in tal senso…

“Papa Francesco e la Pontificia Accademia per la Vita hanno toccato in profondità i sentimenti umani di una larghissima parte dell’opinione pubblica mondiale”.

(Affari Italiani)