Più famiglia, più alleanza tra uomo e donna. In Vaticano primo congresso internazionale italo-luso-brasiliano di diritto

Famiglia vuol dire no all’individualismo, sì ad una alleanza tra uomo e donna con coinvolgimento paritario dell’uno e dell’altra. Lo ha ribadito mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, aprendo i lavori del Primo Congresso internazionale Italo-lusofono-brasiliano di Diritto, intitolato alla memoria del giurista Arnaldo Meira (1944-1995) che si svolge in Vaticano, a San Calisto, il 23 e 24 aprile.

Partecipano, tra gli altri, Maria Teresa da Costa Macedo, presidente della CNAF, il prof. Eduardo Vera-Cruz Pinto, Università di Lisbona.

«L’individualismo – ha ricordato mons. Paglia – è un virus che sta indebolendo sempre più quel “noi” originario che rendeva ragione della famiglia intesa nella sua dimensione anche istituzionale. Anche la cultura giuridica sta spingendo verso il primato dell’individuo. La libertà del singolo è percepita a servizio della felicità di colui che ne gode. Ovviamente non è in questione la conquista tutta moderna – anche per l’influsso del cristianesimo – del valore dell’individuo e dei suoi diritti. Ma quando i diritti dell’individuo prevalgono sugli altri diritti – quelli del “noi”, compresi quelli della famiglia – siamo sulla china di una patologia che incrina la stessa convivenza sociale». «Va ricordato che procedere all’elaborazione di una nuova cultura della famiglia senza coinvolgere le donne è illusorio: le donne oggi non accettano più nulla di cui anch’esse non facciano parte, e parte costruttiva». Ma serve «una nuova alleanza» tra uomo e donna «perché se il rapporto tra di loro funziona, la famiglia funziona, tutta la società ne trae beneficio».

Sempre in apertura dei lavori Padre Alexandre Awi Mello, Segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia, la Vita, ha sottolineato l’importanza «di questo approccio interdisciplinare su un tema così cruciale per il futuro di ogni nazione». «L’uomo ha bisogno della donna, la paternità ha bisogno della maternità, il figlio del padre e della madre. Essere nelle condizioni familiari e sociali per poter comprendere le nostre origini, da dove veniamo e chi siamo è pre-condizione per poterci donare agli altri, per amare. Un diritto che vuole definirsi autentico non può non tenerne conto. Queste giornate di riflessione tra giuristi di altissimo livello internazionale possano costituire la premessa per creare quel contesto di giustizia, all’interno delle relazioni familiari e all’esterno della famiglia, necessario per salvaguardare e proteggere quei legami originari e profondi che strutturano l’identità di ogni essere umano, piuttosto che per assecondare desideri individuali autoreferenziali, che tendono a distruggere i legami e a creare solitudine all’interno delle nostre società».

Nella conferenza di apertura il prof. Clovis Malcher Filho, della Academia Paraense de Letras Juridicas, ha approfondito il tema «Famiglia cristiana e matrimonio», sottolineando la «continuità» nel Magistero di Giovanni Paolo II e di Papa Francesco come si esprime «nei Sinodi dedicati al tema della famiglia». Il «Vangelo della famiglia», ha sottolineato il relatore, è una grande forza ispiratrice di fronte al tarlo dell’individualismo che mina le fondamenta dei rapporti nel tessuto familiare. «La famiglia è una comunità di persone e a sua volta è esempio ed ispirazione per tutta la società, chiamando ad un più ampio impegno di  comunità di vita». Il «patto matrimoniale» tra coniugi di cui parla il Diritto Canonico, ha concluso il relatore, ci fa comprendere sempre meglio come la Chiesa sia dalla parte della famiglia ed il benessere della famiglia diventa il benessere di tutta la società.

Il Primo Congresso Italo-Luso-Brasiliano di Diritto, in omaggio ad Arnaldo Meira sul tema «Sfide della famiglia nel Secolo XXI» è organizzato dalla Facoltà di Diritto dell’Università di Lisbona, dall’Istituto Silvio Meira, dalla CNAF (Confederazione nazionale Associazioni della Famiglia), dal Dicastero per i laici, la Famiglia, la Vita, con la Pontificia Accademia per la Vita.

Nella giornata del 23 e del 24 aprile le diverse relazioni analizzeranno, tra l’altro, la legislazione brasiliana e portoghese in tema di diritto di famiglia, i temi dell’educazione e crescita dei figli, le nuove forme di famiglia, il tema dei rifugiati e dislocati e dei ricongiungimenti familiari.