XVII Settimana del Tempo Ordinario – giovedì

[47]Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. [48]Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.

[49]Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni [50]e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.  [51]Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». [52]Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche». [53]Terminate queste parabole, Gesù partì di là

 

Gesù continua a parlare in parabole annunciando che è ormai vicino il momento in cui l’amore di Dio regnerà sulla vita degli uomini e sarà sconfitta la violenza del male. Tutto ciò, sebbene parta per iniziativa di Dio, non avviene però senza la partecipazione degli uomini. Gesù utilizza nella sua parabola l’immagine della rete. Il regno è largo, riguarda tutti gli uomini: è simile a una rete che raccoglie una gran quantità di pesci, buoni e cattivi. Gesù sembra suggerire ai discepoli: allargate il cuore sino al limite massimo, per raccogliere quante più persone è possibile. E’ necessaria la saggezza del padrone di casa che sa usare tutto, “cose nuove e cose antiche”, per guadagnare gli uomini al Vangelo.