“È urgente affrontare i temi riguardanti la vita e la morte” perché “la vita contemporanea ha allontanato da sé ogni pensiero della morte che è stata allontanata dal dibattito pubblico”. Invece “c’è molto bisogno di tornare a confrontarsi con questa realtà”. Ad affermarlo mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita, che ieri sera a Genova, nella sala del Maggior Consiglio di Palazzo ducale, ha preso parte alla presentazione del suo volume “Sorella morte. La dignità del vivere e del morire”. All’incontro, organizzato dalla Comunità di S. Egidio di Genova, erano presenti inoltre Ferruccio De Bortoli e Luca Borzani, presidente della Fondazione Palazzo Ducale. L’importanza di una riflessione seria sulla morte, ha affermato mons. Paglia, è testimoniata dai “recenti episodi nel nord Europa dove, con una incredibile superficialità, si è arrivati a scartare anziani e giovani, anche minorenni, ritenuti indegni di vivere”. È una situazione “che richiede, non solo sdegno, ma anche un pensiero che mostri la crudeltà di certe conclusioni eutanasiche”. Per monsignor Paglia, quindi, “si parla spesso di autodeterminazione, di libertà e di dignità come argomenti per porre fine a una vita ritenuta indegna ma, in tal modo, in realtà si favorisce quella cultura individualista che porta allo scarto dei deboli e alla polverizzazione della società”.

(da Servizio di informazione religiosa)