3 gennaio

Il giorno dopo, Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: «Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco colui del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché egli fosse fatto conoscere a Israele».

Giovanni rese testimonianza dicendo: «Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui. Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo.E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio».

Il vangelo continua ad accompagnarci nei primi passi della manifestazione pubblica di Gesù conla narrazione relativa al suo Battesimo. Giovanni lo vede venire verso di sé e riconosce in lui il Messia. Anche senza averlo conosciuto gli stava preparando la strada con la sua parola e con il battesimo di penitenza. Ha sperato di incontrarlo. E il momento è arrivato. Fu così anche per il vecchio Simeone, di cui ci parla Luca. In verità, è Gesù che va incontro a lui, come viene incontro a noi. Giovanni, appena lo vede, dichiara: “Io non lo conoscevo”. L’affermazione potrebbe sembrare poco credibile, visto che sono presentati dai Vangeli come parenti e coetanei. In realtà, Giovanni non conosceva il vero volto di Gesù. Ora lo riconosce perché illuminato dallo Spirito e gli rende testimonianza: “Ecco l’agnello di Dio”. È l’esperienza religiosa di ogni credente. C’è un momento nella vita di ciascuno, povero o grande che sia, in cui quel Signore che non si conosceva viene conosciuto e amato. E questo accade quando riconosciamo Gesù come il Signore della nostra vita. Il credente, appunto come il Battista, gli renderà testimonianza davanti agli uomini.