Pandemia ha svelato fragilità, oggi serve “antivirus” fraternità

“Prima del coronavirus il virus dell’individualismo e della solitudine aveva già contagiato l’umanità. La pandemia ha fatto solo emergere questa nostra fragilità”. Lo sostiene l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, nel suo E-book “Pandemia e Fraternità: la forza dei legami umani riapre il futuro” (Piemme).  “Il bisogno di gridare aiuto, sostenerci gli uni gli altri e dire basta a ogni egosimo e ormai sotto gli occhi di tutti. Questo momento di crisi ci chiede una grande intelligenza e una visione bioetica globale: la consapevolezzza che ogni nostra singola azione e scelta non è mai solo nostra ma anche degli altri, nel bene e nel male. La fraternità è un termine che deve coinvolgere tutte le nostre scelte”.

“La preghiera del Rosario che il Papa con una Lettera apposita ci invita recitare in questo mese di maggio è un mezzo efficace per vivere in famiglia come Chiesa domestica”, spiega il mariologo padre Roggio. In molte famiglie purtroppo, in questi giorni di quarantena, si vivono situazioni ‘infernali’. L’alternativa all’inferno della famiglia è proprio vivere il Rosario e la preghiera a Maria come Chiesa domestica”.

Con noi:

Padre Gian Matteo Roggio, docente alla Pontificia Facoltà teologica Marianum

Arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita

Conduce:

Fabio Colagrande