Lettera per la Quaresima 2012

C’è chi ha detto – riferendosi alla difficile situazione che il Paese sta attraversando – che è finito il tempo del carnevale ed è iniziata la quaresima. Al di là della battuta c’è una verità da cogliere. Il tempo quaresimale può aiutarci a capire che la crisi che stiamo attraversando se per un verso è un peso per l’altro verso è anche un’opportunità per decidere un cambio di passo, per ripensare il nostro modo di vivere, per ridisegnare gli ideali per cui vale la pena vivere. Siamo comunque obbligati a un cambiamento. Per troppo tempo abbiamo vissuto distratti e indifferenti a quel che accadeva attorno a noi. Ci siamo concentrati troppo su noi stessi, lasciando campo libero alle soddisfazioni individuali perseguite a qualunque prezzo. L’ideale della vita ci è appparso il possesso delle cose: avere di più, consumare di più, soddisfare qualsiasi voglia e a qualsiasi prezzo. Siamo diventati schiavi di un nuovo materialismo e abbiamo fatto evaporare i grandi ideali e sgretolare i sentimenti solidaristici. In questo momento di crisi globale rischiamo di rinchiuderci ancor più in noi stessi. E’ una tentazione pericolosissima. Se infatti continuiamo a pensare che l’altro, lo straniero, l’anziano, il malato, il povero, il bambino che nasce ci tolgono qualcosa e quindi ci difendiamo da loro, allontanandoli, peggioriamo la situazione. E purtroppo non mancano i segni di questa deriva: le nostre città sono più aggressive e inospitali, le nostre case più chiuse, noi stessi siamo meno solidali e meno attenti ad ascoltarci e a incontrarci. E sta crescendo in maniera drammatica il tasso di violenza e di egoismo. Ebbene, la quaresima viene come un tempo opportuno per non rassegnarci alla crisi, anzi per reagire in maniera robusta. Il cambiamento inizia alzando lo aguardo da noi stessi e dirigerlo verso l’Alto. Se ascoltiamo le parole evangeliche comprendiamo con chiarezza che la felicità non è datat dalle cose che si possiedono, ma dall’amore che abbiamo. Nel corso del tempo quaresimale siamo invitati dal Vangelo a ritrovare il cuore, a ripartire dall’amore. Le ceneri che ci vengono imposte sul capo all’inizio della quaresima ci ricordano la nostra debolezza, la nostra pochezza, i nostri limiti. Dio comunque ha scelto la polvere che noi siamo per donarci il suo amore. E l’amore di Dio è l’unica cosa salda. Sì, l’amore che Dio ci dona è il fondamento su cui possiamo edificare la nostra vita in maniera robusta. E’ importante in questo tempo di quaresima riprendere in mano il vangelo e ascoltarlo. Non possiamo sprecare i giorni che ci sono dati. L’apostolo Paolo ci avverte con le stesse parole che rivolse ai cristiani di Efeso: “Comportatevi non da stolti ma da saggi, facendo buon uso del tempo”. E il Battista, mentre stava nel deserto, a coloro che gli chiedevano cosa fare, rispondeva: “Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato… Non trattate male e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe” (Luca 3,11). Nel deserto che stiamo traversando dobbiamo scegliere un nuovo stile di vita: più sobrio, più solidale, più mite, più pacifico, più fraterno.