Le Rsa toscane a colloquio con mons. Paglia. Oltre 10 mila gli addetti, “necessaria profonda rivisitazione dell’assistenza all’anziano”

Una delegazione di RSA toscane ha fatto visita a Roma a monsignor Vincenzo Paglia, a capo della Commissione per la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana per diretta nomina del Ministro della Salute Roberto Speranza.

La delegazione toscana, composta da Franca Conte, Presidente ARAT, Massimo Mattei, Vicepresidente ARAT, Andrea Blandi, Presidente UNEBA Toscana, Maurizio De Scalzi, Coordinatore del Comitato di Coordinamento dei Gestori delle RSA Toscane e l’avvocato delle associazioni Mario Taddeucci Sassolini, con l’occasione ha voluto dettagliare a mons. Paglia, alla luce dell’incarico che attualmente ricopre in Commissione, il ruolo svolto dal sistema delle RSA in questo particolare momento caratterizzato dalla pandemia.

I rappresentanti delle residenze per anziani, durante l’incontro, hanno potuto far presente quanto importante sia stato il ruolo svolto dagli operatori e quanto impatti in Toscana, in termini di posti di lavoro, il settore delle RSA, che conta circa 10.000 addetti in tutta la Regione. La delegazione ha voluto esprimere la necessità di supporto da parte delle istituzioni in questa difficile battaglia, condividendo con il Monsignor Paglia il principio per cui sia necessaria una profonda rivisitazione dell’assistenza all’anziano.

Maurizio De Scalzi ha affermato: “Per quanto mi riguarda e per quello che compete il mio ruolo, ho voluto sottolineare il fatto che le RSA, nel tempo, hanno visto modificarsi profondamente la tipologia dei propri ospiti che oggi sono anziani non autosufficienti spesso con pluripatologie che necessitano di elevati livelli assistenziali”.

Franca Conte ha dichiarato: “Ritengo che sia effettivamente necessario legiferare sul tema delle RSA, ma occorre farlo definendo bene i ruoli delle Regioni e soprattutto delle ASL che hanno troppa discrezionalità sull’applicazione delle leggi regionali. Abbiamo fissato con Monsignor Paglia un prossimo convegno che si terrà a Firenze presumibilmente i primi di giugno. Sarebbe nostra intenzione contribuire a stilare le nuove regole, forti di una decennale esperienza sul campo”.