Il presidente di Microsoft dal Papa: la tecnologia ha bisogno dell’alleanza tra etica, politica, diritto
Papa Francesco ha ricevuto oggi pomeriggio in Vaticano, in forma privata, il presidente di Microsoft, Brad Smith, accompagnato dal presidente della Pontificia Accademia per la Vita, l’arcivescovo Vincenzo Paglia. Lo fa sapere il direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, il quale informa che durante l’incontro, durato circa 30 minuti, «Smith ha parlato dell’Intelligenza Artificiale al servizio del bene comune e di alcune attività per colmare il divario digitale che ancora persiste a livello globale».
Al Papa, riferisce ancora il portavoce vaticano, è stato annunciato anche che Microsoft, assieme alla Pontificia Accademia per la Vita, promuoverà un premio internazionale per la miglior dissertazione dottorale sul tema delle intelligenze artificiali a servizio della vita umana. Le domande dovranno essere presentate entro il 15 dicembre 2019 e le tesi saranno giudicate da un collegio di tre esperti.
Prima del Pontefice, Smith ha incontrato in mattinata a Santa Marta monsignor Paglia: insieme «hanno convenuto sull’importanza di un approccio etico alle tecnologie che, come l’intelligenza artificiale, stanno innescando una vera e propria rivoluzione in tutti i campi del sapere e della vita quotidiana e lavorativa, in tutto il mondo», si legge in una nota dell’Accademia per la Vita. Nel colloquio si è parlato anche dell’impatto della intelligenza artificiale sulla società e le future sfide per proteggere i cittadini e favorire la democratizzazione del digitale.
Paglia ha invitato Smith, che ha accettato, a partecipare all’Assemblea 2020 della Pontificia Accademia che avrà come tema proprio quello della “Intelligenza Artificiale”; mentre la prossima plenaria – che si svolgerà dal 25 al 27 febbraio 2019 in Vaticano – sarà incentrata su “Roboetica. Persone, macchine e salute”.
Nel contesto della visita in Vaticano il quotidiano della Santa Sede, L’Osservatore Romano, ha pubblicato oggi un’intervista del direttore Andrea Monda a Brad Smith. In un passaggio in particolare il presidente di Microsoft spiega che: «Nelle mani sbagliate ogni strumento può diventare un’arma se la potenza organizzativa dell’umanità non riesce a tenere il passo con la tecnologia stessa. Per garantire che le persone abbiano fiducia nella tecnologia, dobbiamo pensare oltre la tecnologia stessa; abbiamo bisogno di forti principi etici, di nuove leggi evolute, di una formazione di persone con nuove competenze e persino riforme del mercato del lavoro. Se vogliamo sfruttare al massimo la potente e promettente tecnologia dell’Intelligenza Artificiale (AI), tutto ciò deve venire insieme. L’AI avrà un impatto su ogni settore della società e non verrà creata o utilizzata dal solo settore tecnologico. Ecco perché il mondo deve riunirsi per affrontare questi problemi con un senso di responsabilità condivisa».