Eutanasia in Spagna: «È una resa alla morte»
di Gian Guido Vecchi
«Provo tristezza, e non solo per la “cattolicissima” Spagna…». L’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della pontificia Accademia per la Vita, sospira dopo la legalizzazione dell’eutanasia in Spagna: «È una resa che si diffonde nel mondo».
Resa a cosa?
«Al lavoro sporco della morte. Un lavarsi le mani pilatesco, poche righe di una legge fredda».
Ma il dolore intollerabile?
«Sofferenza e disperazione vanno prese sul serio. Bisogna prendersene cura: quando non si può guarire, si può stare accanto alle persone, senza abbandonarle. La soluzione non è anticipare la fine naturale della vita».
E qual è?
«Una diffusione capillare della cure palliative: togliere il dolore, stare accanto al malato, riscaldarlo con l’amore e l’amicizia. Non lasciare chi soffre nelle mani dell’industria eutanasica. La sfida è essere davvero umani».