“Dobbiamo trasformare in sofferenza personale ciò che accade al pianeta…”
Viterbo – “Dobbiamo trasformare in sofferenza personale ciò che accade al pianeta”. Questo uno dei messaggi lanciati dal saggista e teologo Vito Mancuso durante l’incontro ‘Laudato si’, economia circolare per costruire comunità sostenibili’ questa mattina al teatro dell’Unione.
Una mattinata organizzata da Ecologia Viterbo in collaborazione con la biblioteca consorziale di Viterbo, rivolta agli studenti dai 6 ai 16 anni e anche agli adulti. In platea l’istituto Canevari, Buratti, Orioli, Leonardo Da Vinci, Fabio Besta di Orte, Ruffini, Paolo Savi, Santa Rosa, Carlo Alberto Dalla chiesa, Centri provinciali per l’istruzione degli adulti. In sala anche il vescovo Lino Fumagalli. I saluti istituzionali affidati al presidente della provincia Pietro Nocchi e all’assessore Paolo Barbieri.
L’incontro si è svolto sotto forma di dialogo dialettico tra monsignor Vincenzo Paglia e il teologo Vito Mancuso. Da una parte una visione permeata dalla fede, dall’altra una visione più razionale. Obiettivo comune: cercare di spiegare ai ragazzi l’importanza del nostro pianeta, la cura dell’ambiente.
Un dibattito che ha preso il via dalla lettura, fatta dall’attrice Emanuela Fresi, di alcuni passi dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco. A moderare Domenico Canzoniero.
“Dobbiamo trasformare in sofferenza personale ciò che accade al pianeta. I problemi del pianeta sono cose che vi riguardano ragazzi – ha spiegato Vito Mancuso -. È una vostra preoccupazione. Noi siamo la nostra terra e il nostro pianeta”. Il teologo fin dall’inizio ha cercato di spronare i ragazzi. Alla riflessione. Al dubbio. “Il pensiero e la riflessione nascono dalla negazione, dal dire ‘io non sono d’accordo’ – ha aggiunto Mancuso -. Mettete un punto interrogativo al titolo Laudati si. chiedetevi: ‘Dobbiamo lodare l’ artefice del mondo? C’è un’armonia da lodare? O ci dobbiamo chiedere cosa siamo noi?’”
Il teologo ha cercato di coinvolgere i ragazzi, chiarendo l’importanza di mettere al centro del discorso ‘l’io’ e la necessità di pensare con la propria testa. Per Mancuso bisognerebbe partire non solo dalla lode per ciò che abbiamo, ma dal chiederci chi siamo noi e se “quei rifiuti che stanno proliferando nel mondo riguardano non solo l’aspetto fisico, ma anche la nostra morale”.
In una sorta di gioco delle parti è poi arrivata la risposta di Vincenzo Paglia: “Dobbiamo partire dal titolo di questo incontro. Lodare per ciò che abbiamo. Questa enciclica respira una fraternità universale con tutto. Nessuno è nemico, tutti sono fratelli. Papa Francesco ha avuto l’intuizione che il mondo sia una casa comune e noi dobbiamo intenderla così. Non dobbiamo pensare che ognuno possa solo pensare a se stesso e a fare la sua capannetta”.
Vincenzo Paglia ha poi lanciato una proposta. “Se ci dovesse essere una nuova enciclica, credo che andrebbe fatta sugli uomini. Un’enciclica su noi uomini dal momento che oggi mi sembra che non siamo più tanto fratelli – ha specificato –. E’ giusto rispettare il clima, ma anche gli uomini che vivono sulla terra. Laudato si’ è un primo affresco, l’altro quadro sono gli uomini e la fraternità. Denominatore comune la fraternità. Oggi si sta sempre più diffondendo una nuova religione che è il culto di se stessi. Bisognerebbe invece riscoprire il senso comune di tutti. Abbiamo bisogno di ritrovarci assieme per traghettare in pianeta meno drammatico e più giusto”.
A rispondere Mancuso. ” Quello che oggi ci manca è una filosofia per affrontare la vita. Anche la religione qualche volta fa fatica a farsi capire. Ci vuole una nuova filosofia per incidere sull’ energia vitale dell’uomo. Siamo di fronte a un cambiamento: qualcosa sta nascendo e qualcosa sta morendo. L’io oggi è minaccia e risorsa al tempo stesso. Voi ragazzi non avete niente di più prezioso del vostro ‘io’. Un ‘io’ che non deve essere egocentrismo, ma pensiero. Dovete esprimervi. Dire le vostre idee. Curate le relazioni. Bisognerebbe far nascere l’Egosofia, questa la filosofia dei nostri tempi”.
Al dibattito sono intervenuti anche Donato Speroni, segretario Asvis e giornalista, Chicco Testa, presidente Fise Assoambiente, Francesco Ferrante, vice presidente Kyoto club e Pierpaolo Lombardi di Ecologia Viterbo. L’idea comune espressa da tutti quella di “metterci insieme per costruire un cambiamento” dal momento che non c’è “ricetta prestabilita da seguire”.
Poi l’intervento di Lombardi che ha spiegato il lavoro dell’impianto di Ecologia Viterbo e il contributo dato all’economia circolare. L’invito poi a partecipare il 2 giugno alla pedalata in bike sulle terrazze di copertura delle discariche esaurite e nel bosco circostante. Un’iniziativa che rientra in una delle giornate organizzate da Ecologia Viterbo e aperte al pubblico. Lombardi ha poi aggiunto che per l’anno scolastico prossimo Ecologia Viterbo proporrà un programma in collaborazione con alcuni istituti di Viterbo e provincia. Un modo per coinvolgere i ragazzi e far conoscere loro l’ambiente in cui vivono.
Sul finale l’invito a partecipare al festival dello sviluppo sostenibile, promosso da Asvis, che si terrà dal 21 maggio al 6 giugno.