“Avvenire… per passione”

“Le opere di misericordia ci dicono che saremmo molto più felici se ci dedicassimo agli altri. Che possiamo essere felici qui, adesso, non dopo”. È stata entusiasmante la catechesi su Giubileo e misericordia di monsignorVincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio della famiglia, che nella Chiesa Madre “Maria SS. delle Grazie” di Terrasini ha concluso ieri la festa del nostro quotidiano organizzata dall’associazione culturale Così… per passione di Terrasini (Palermo) e dall’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Monreale.

È stata un’intensa settimana di incontri e riflessioni sulle 14 Opere di misericordia spirituali e corporali, di grande riscontro popolare. “Ho potuto riscontrare di persona il successo della prima Festa di Avvenire nel Sud dell’Italia, sia in termini di qualità della proposta, sia come risposta della comunità locale”, ha concluso il direttore del quotidiano Marco Tarquinioringraziando l’arcidiocesi e il vescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, l’associazione Così… per passione di Terrasini presieduta daAdalberto Magnelli e il direttore artistico Ino Cardinale, oltre ai volontari, i patrocinatori e gli sponsor della manifestazione Avvenire… per passione.

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IL PREMIO A PUPI AVATI
Che la felicità arrivi dalla comprensione del senso più profondo della vita, lo ha confermato nella serata conclusiva della manifestazione il regista Pupi Avati, ricevendo il premio Una vita… per passione, nato quest’anno. “Alla mia età so cos’è la vita, e posso raccontarla – ha spiegato il maestro 77enne -. Ma noi registi con un po’ di anni alle spalle, abbiamo il dovere di farlo, se no che ci stiamo a fare”. Raccontare il senso dell vita, per Avati, è stato mettere in scena, in pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano, un’umanità solo apparentemente “minore”, la quotidianità delle famiglie, la complessità delle relazioni padri-figli, l’amicizia e anche temi scomodi come la malattia e la disabilità.

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Lo aveva testimoniato, sempre a Terrasini, la sera prima l’attrice affetta da sclerosi multipla Antonella Ferrari (che ha presentato il libro Più forte del destino. La mia vita tra camici e paillettes). Pupi Avati l’ha fortemente voluta come protagonista della serie tv Un matrimonio. “Non bisogna avere paura della fragilità, e bisogna farlo capire soprattutto ai giovani, bisogna dirgli che non è necessario essere vincenti o famosi a tutti i costi – ha aggiunto il regista che ha tanti progetti, fra cui un film sui Nomadi e una serie tv ispirata ai Vangeli – anche se lavorare diventa sempre piu difficile in un mondo dei media, sempre piu indifferente, interessato solo agli ascolti e al botteghino e dominato da unlaicismo imperante».
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Per fortuna che anche i giovani rispondono, come il 26enne regista Fabio Dipinto che a Terrasini ha presentato in anteprima l’affascinante documentario “I volti della via Francigena”, nei cinema a settembre.

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GLI OSPITI

Una formula vincente, quindi, quella di Avvenire… per passione che dal 3 luglio a domenica ha proposto un ricco calendario di incontri in linea con il Giubileo della Misericordia. Tanti gli ospiti, intervistati dagli inviati diAvvenire, a partire da Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, sino aMargherita Caruso Coletta, vedova del brigadiere dei Carabinieri Giuseppe Coletta, morto a Nasiriyah, a Biagio Conte, che ha dato vita alla Missione di Speranza e Carità a Palermo, alla sociologa dei media Chiara Giaccardi, all’economista ed editorialista di Avvenire Luigino Bruni che ha fatto riflettere, intervistato dal giornalista economico di RepubblicaRoberto Petrini, sui termini dell’ “economia morale”.
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LE CATECHESI
Senza contare le importanti catechesi di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, del cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente di Caritas italiana, monsignorClaudio Giuliodori, assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica, monsignor Salvatore Di Cristina, arcivescovo emerito di Monreale, monsignor Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa, a monsignorGiovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno e monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. L’appuntamento, quindi, è per l’anno prossimo.