Dio non stacca la spina
“Il nostro splendido bambino se n’e’ andato. Siamo veramente orgogliosi di Charlie”. Con queste parole Connie Yates e Chris Gard, hanno annunciato la morte del loro figlio di 11 mesi, dopo il trasferimento – deciso dall’Alta Corte di Londra – in un hospice, dove è stata interrotta la respirazione artificiale che lo teneva in vita.
Charlie, affetto da una rara malattia genetica, è morto dopo la lunghissima battaglia legale dei genitori che volevano curarlo grazie a terapie sperimentali negli Stati Uniti, nonostante il diniego del Great Ormond Street Hospital di Londra, dove era ricoverato.
Migliaia le preghiere, le dichiarazioni di affetto che stanno arrivando alla famiglia Gard, anche tramite i social network. Inaccessibile per eccesso di traffico il sito di Charlie, dove è raccontata tutta la sua drammatica e dolorosa vicenda, che ha visto anche Papa Francesco pregare per lui e per la sua famiglia.
Preghiera e vicinanza sono stati espressi anche mons. Vincenzo Paglia, il quale apprendendo la notizia della morte del piccolo ha ribadito la grandezza dell’Amore di Dio che “non stacca la spina”. Questa vicenda ha detto il presidente della Pontificia Accademia per la Vita ci spinge a “promuovere una cultura dell’accompagnamento” e “dire tre grandi no: quello all’eutanasia, all’abbandono e all’accanimento terapeutico” a favore di “grandi si” come “l’accompagnamento, il progresso della scienza e il si alla terapia del dolore”.
Ascolta e scarica il podcast dell’intervista a mons. Vincenzo Paglia: