Terza settimana del Tempo Ordinario – mercoledi

Mc 4,1

In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno”

L’ascolto del Vangelo è a tal punto decisivo che Gesù narra un’apposita parabola: quella del seminatore. Gesù la considera così importante da dire ai suoi discepoli che se non la comprendono non capiranno neppure le altre. E la spiega lui direttamente. Con questa parabola Gesù parla della seminagione della Parola di Dio nel cuore degli uomini. Quel che colpisce, anzitutto, è la generosità del seminatore, il quale getta il seme ovunque ed in gran quantità, anche se si trova davanti terreni duri e poco accoglienti. È evidente il contrasto tra la generosità del seminatore e l’inaccoglienza della terra. L’insuccesso, comunque, non scoraggia il seminatore: continua ad uscire e a seminare. La diversa ricettività è spiegata da Gesù stesso in rapporto alla durezza o all’apertura del cuore. Il Vangelo va ascoltato con il cuore aperto, disponibile, con attenzione. Il seme, infatti, è sempre una piccola cosa, come il Vangelo. Ha bisogno comunque di spazio, anche piccolo, ma disponibile. Gesù continua a spargerlo ancora oggi. Beati noi se lo accogliamo e lo facciamo crescere. I frutti sono preziosi per noi e per il mondo.