Paglia: «Chi è per l’uomo è con noi»

«Non siamo chiusi in noi stessi, siamo Chiesa in uscita, in cammino e nella grande agorà del dibattito contemporaneo». L’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita, ha chiuso oggi, 27 febbraio, i lavori della 25ª Assemblea, sul tema “Roboetica. Persone, macchine e salute”, che ha visto la partecipazione di 140 accademici. All’interno della plenaria si è svolto anche il workshop pubblico di lunedì 25 e martedì 26, che ha avuto 250 iscritti e 14 relatori da Africa, Asia, Europa, Americhe, per esaminare tendenze e problematiche dell’introduzione dei robot. La giornata odierna è stata riservata agli accademici: sono state tirate le conclusioni sui lavori e si è parlato dei progetti dei cinque gruppi di lavoro avviati da oltre un anno, che affrontano i temi della bioetica globale, del gene editing, delle neuroscienze, delle cure palliative e infine attività specifiche per i 14 giovani accademici.

La riflessione sulla bioetica globale, è stato annunciato, si focalizzerà su migrazioni e impatto sulla salute, identità di genere, impatto delle tecnologie convergenti sulle persone e sulle disuguaglianze sociali. Per il gene editing si è auspicato un convegno in autunno con la possibilità di esprimere una posizione fondante e motivata della Chiesa, a fronte degli esperimenti già in corso in diverse parti del mondo sulla modifica degli embrioni. Per le neuroscienze la Pontificia Accademia per la vita ha deciso di studiare il “potenziamento cognitivo” con una riflessione interdisciplinare sugli aspetti farmacologici, sanitari, antropologici, etici. Ancora, per le cure palliative, il gruppo di lavoro ha presentato la versione inglese del “White Book” contenente raccomandazioni per i politici, per una legislazione efficace che non favorisca il suicidio assistito ma le cure palliative; per le università, per la formazione del personale medico-sanitario; personale già al lavoro. Il “White Book” verrà presentato a maggio al Congresso mondiale di Berlino sulle cure palliative. I giovani accademici hanno illustrato le iniziative in collegamento con il resto della Pontificia Accademia.

«Chi è per l’uomo è con noi», le parole di Paglia a conclusione dei lavori della sessione riservata. «Sarà nostro specifico impegno curare di più la comunicazione esterna», ha proseguito, nella piazza «dove si incontrano le istanze, i problemi, le tendenze, gli sviluppi della società e degli uomini e donne nostri compagni di viaggio». La prossima assemblea è in programma tra un anno, alla fine di febbraio 2020, per parlare di intelligenza artificiale, tema collegato alla roboetica.

(ROMESETTE)