Intelligenza artificiale e bene comune

L’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia accademia per la vita, è negli Stati Uniti da lunedì 2 settembre. La visita si inserisce nella preparazione della prossima assemblea dell’accademia, fissata dal 26 al 28 febbraio 2020 sul tema dell’intelligenza artificiale.

Primo appuntamento della visita è il 3 settembre con gli studenti e i docenti della Loyola Marymount University, a Los Angeles, sul tema della bioetica globale.

In questa occasione l’arcivescovo Paglia illustrerà i temi trattati da Papa Francesco nella lettera Humana communitas, pubblicata a gennaio di quest’anno in occasione dei venticinque anni dall’istituzione della Pontificia accademia per la vita. In quel testo Papa Francesco faceva esplicito riferimento all’importanza di affrontare le inedite sfide poste dalle tecnologie oggi definite «emergenti e convergenti»: le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le biotecnologie, le nanotecnologie, la robotica.

Avvalendosi dei risultati ottenuti dalla fisica, dalla genetica e dalle neuroscienze, è possibile intervenire molto profondamente nella vita umana. Anche il corpo umano è suscettibile di interventi tali che possono modificare non solo le sue funzioni e prestazioni, ma anche le sue modalità di relazione, sul piano personale e sociale (Humana communitas, 12).

Nella sede della Loyola Marymount University, monsignor Paglia sarà presentato a docenti e studenti dal professor Roberto Dell’Oro, direttore del Centro di bioetica e accademico della Pontificia accademia per la vita.

Il 5 settembre, a Redmond, l’arcivescovo — a cui si uniscono il professor padre Paolo Benanti e il professor padre Carlo Casalone, entrambi accademici, monsignor Lucio Adrian Ruiz, segretario del Dicastero per la comunicazione, e don Andrea Ciucci, coordinatore di segreteria — parteciperà a una serie di incontri con i direttori delle diverse aree di sviluppo e di ricerca della Microsoft, sul tema «intelligenza artificiale e bene comune».

Nel pomeriggio incontrerà il presidente dell’azienda, Brad Smith, che parteciperà alla prossima assemblea della Pontificia accademia per la vita prevista nel 2020.

L’incontro del 5 settembre fa seguito alla visita in Vaticano compiuta il 13 febbraio scorso. In quell’occasione, nel colloquio con monsignor Paglia e nel successivo incontro con Papa Francesco, Smith ha confermato ai suoi interlocutori l’interesse e l’impegno della sua azienda verso i temi etici collegati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e all’attenzione dei temi etici.

L’8 settembre la delegazione dell’accademia si sposterà a New York per un incontro di due giorni con i vertici della Ibm. Il 9 settembre si affronterà il tema dell’etica nell’era dell’intelligenza artificiale, dialogando con i responsabili del progetto educativo-formativo per le nuove generazioni (P-Tech) che coinvolge studenti in 18 Paesi e a Brooklyn per la città di New York.

Il giorno seguente il programma di lavoro includerà una visita al Centro di ricerche Thomas J. Watson a Yorktown Heights per discutere di innovazione, ruolo dell’intelligenza artificiale e gestione dei dati, secondo i princìpi dell’azienda nell’utilizzo delle nuove tecnologie. L’incontro sarà guidato da John E. Kelly, vice presidente esecutivo, dal direttore dell’area ricerca Dario Gil e dalla responsabile per la privacy Christina Montgomery. L’accademia ha invitato l’azienda a inviare una delegazione alla propria assemblea del 2020.

(L’OSSERVATORE ROMANO)