Continuare l’assistenza di Lambert è “dovere ineludibile”

Dichiarazione congiunta del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e la Pontificia Accademia per la Vita sul caso di Vincent Lambert, il 42enne francese in stato vegetativo da più di 10 anni. “L’interruzione di alimentazione e idratazione – scrivono il card. Farrell e mons. Paglia – è una grave violazione della dignità della persona”
“In relazione alla triste vicenda del signor Vincent Lambert, desideriamo ribadire la grave violazione della dignità della persona, che l’interruzione dell’alimentazione e dell’idratazione comportano”. Così in una dichiarazione congiunta, dal Vaticano, si esprimono il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, assicurando la preghiera di Papa Francesco e di tutta la Chiesa perchè possano “essere trovate al più presto soluzioni efficaci alla tutela per tutelare la vita del signor Lambert”.

“Lo ‘stato vegetativo’, infatti – spiegano il card. Farrell e mons. Paglia – è stato patologico certamente gravoso, che tuttavia non compromette in alcun modo la dignità delle persone che si trovano in questa condizione, né i loro diritti fondamentali alla vita e alla cura, intesa come continuità dell’assistenza umana di base”.

Alimentare un malato non è ostinazione terapeutica

Sospendere tali cure è piuttosto – si chiarisce – una ” forma di abbandono del malato, fondata su un giudizio impietoso sulla sua qualità della vita, espressione di una cultura dello scarto che seleziona le persone più fragili e indifese, senza riconoscerne l’unicità e l’immenso valore. La continuità dell’assistenza è un dovere ineludibile”.

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