Festa della Parola

Papa Francesco, il primo ottobre, celebra la “festa della Parola”. E’ una domenica che viene chiamata “Domenica della Parola”. Il Papa l’ha proposto a tutte le Chiese del mondo. Nella lettera di chiusura dell’anno giubilare della misericordia scrive: «Sarebbe opportuno che ogni comunità, in una domenica dell’Anno liturgico, potesse rinnovare l’impegno per la diffusione, la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura: una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo». Il Papa vuole dare l’esempio, e la celebrerà nella prima domenica di ottobre. E’ una occasione anche noi di “Benessere”. Riscopriamo la Bibbia! Il beato Giacomo Alberione, fondatore della Famiglia Paolina, inaugurando nel 1960 una delle campagne storiche di diffusione della Bibbia, spiegava: «Gesù Cristo si è lasciato ai cristiani in due modi: nel Vangelo e nell’Eucaristia. Nell’Eucaristia è cibo e forza, nel Vangelo è luce e verità». Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione Dei Verbum, che parla della Parola di Dio, afferma: “L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. In effetti, chi non legge la Bibbia non può conoscere Gesù e quindi neppure amarlo. Insomma non si può essere cristiani e non leggere la Bibbia. Non si può conoscere la volontà di Dio, il pensiero di Dio e il suo amore per noi senza leggere la Bibbia che riporta, appunto le parole e i gesti di Dio per gli uomini. Quando l’analfabetismo era normale, nelle chiese si dipingevano sulle pareti le scene bibliche perché i credenti potessero conoscere ciò che Dio ha detto e ha fatto per noi. Ora che quasi tutti siamo alfabetizzati siamo invitati a leggere la Bibbia. Anzi, ciascuno deve avere la sua propria Bibbia – che si deve portare sempre con sé – , per leggerla. Per favorire questo, ecco la “Domenica della Parola”. Troppi pochi cristiani hanno l’abitudine di leggere la Bibbia. Io credo che sarebbe necessario favorire una vera e propria devozione alla Bibbia. Sì, dobbiamo imparare a pregare con la Bibbia in mano. La Parola di Dio che è contenuta nelle pagine delle Sante Scritture è una lue che riscalda i cuori e illumina i passi del credente e dell’intera comunità. Ricordiamo quel che accadde ai due discepoli di Emmaus in quella domenica di Pasqua (ma fu anche la prima “Domenica della Bibbia”!). Quei due si misero ad ascoltare Gesù e si sentirono “scaldare il cuore nel petto”. E’ quel che accade ogni volta che ci accostiamo alla Bibbia come a Gesù. E abbiamo bisogno tutti, oggi, di questa parola che ci illumina e risalda. a luce. Possiamo chiederci: come vivere da credenti in un mondo difficile come il nostro, quando la violenza sembra intaccare la società, quando gli interessi personali sono messi al di sopra di tutto, quando la politica di un paese non funziona e il denaro domina la vita? Cari amici, apriamo la Bibbia, ascoltai mola, e sapremo individuare il cammino da intraprendere.

(da BenEssere)