XIX Settimana del Tempo Ordinario – venerdì

[3]Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «E’ lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». [4]Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: [5]Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? [6]Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi». [7]Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e mandarla via?». [8]Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. [9]Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un’altra commette adulterio».  [10]Gli dissero i discepoli: «Se questa è la condizione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». [11]Egli rispose loro: «Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. [12]Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».

 

Inizia la missione di Gesù in Giudea. Qui resterà sino al termine dei suoi giorni. Una gran folla lo segue e lui, come sempre, continua ad insegnare e a guarire i malati che gli vengono portati. Ovviamente la sua opera, che già incontrava ostacoli in Galilea, trova ora una maggiore opposizione. Lo spirito del male non cessa la sua sorda contrapposizione al Vangelo. I farisei gli pongono una domanda circa il “ripudio” della moglie: se sia lecito ripudiarla per qualsiasi motivo, come qualcuno ritiene. Gesù non entra direttamente nella questione, e preferisce richiamare l’originaria volontà di Dio riguardo all’unione tra l’uomo e la donna. E’ cioè nel piano di Dio che si formi la famiglia basata sull’amore indissolubile tra l’uomo e la donna. E se Mosè permise il divorzio fu a motivo della rozzezza umana e spirituale degli ebrei di quel tempo. Di fronte ai tentennamenti dei discepoli, Gesù ribadisce il primato assoluto dell’amore nelle relazioni tra i discepoli. Tale primato deve presiedere anche la vita matrimoniale. E deve applicarsi anche a colui – come dice Gesù – che “si fa eunuco per il regno dei cieli”. Costui non deve semplicemente rinunciare, ma vivere senza limiti l’amore del Signore.