Undicesima Settimana del Tempo Ordinario – lunedi

Mt 5,38-42

[38]Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; [39]ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guanciadestra, tu porgigli anche l’altra;

[40]e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. [41]E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. [42]Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.

Il discorso della montagna continua affrontando il tema della “giustizia” di Dio. L’antica legge del taglione, che pure cercava di regolare la vendetta perché non fosse illimitata e implacabile, viene cancellata da Gesù. Il suo intento è sconfiggere in radice la vendetta e scongiurare l’inarrestabile spirale di violenza. Il male, infatti, mantiene tutta la sua forza, anche se lo si distribuisce equamente. L’unico modo per sconfiggerlo è eliminarlo in radice. La via del superamento proposta da Gesù è quella di un amore sovrabbondante. Il male non si vince con altro male, ma con il bene. Tutto, insomma, viene capovolto: il discepolo non solo bandisce la vendetta dal suo comportamento, ma deve porgere l’altra guancia. Non è ovviamente una nuova regola, né tantomeno un atteggiamento masochista. E’ piuttosto un nuovo modo di vivere tutto centrato sull’amore. E’ l’amore che rinnova il cuore e che rende nuova la vita. Se uno ama offre anche il mantello a chi glielo chiede ed è pronto a compiere anche il doppio dei chilometri a chi gli domanda compagnia.