Delega non autosufficienza, il testo è finalmente pronto

Il testo è pronto, annuncia Monsignor Vincenzo Paglia, coordinatore della Commissione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri: verrà presentato a inizio settimana prossima al premier Draghi. «Il testo accoglie tutte le istanze e le indicazioni venute dai tavoli di lavoro che in precedenza hanno lavorato sul tema». Prevista l’assunzione di 100mila nuovi OSSS

All’inizio della settimana prossima, il testo della legge delega per la riforma dell’assistenza sanitaria per la popolazione anziana, sarà esaminato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. L’apposita Commissione, istituita presso la Presidenza del Consiglio come organo tecnico-scientifico a supporto del Governo nella funzione di coordinamento delle politiche in materia di assistenza sanitaria e socio-sanitaria alla popolazione anziana, ha terminato le ultime limature al testo che raccoglie le diverse proposte arrivate. Monsignor Vincenzo Paglia, che coordina la Commissione, già l’11 aprile – nel corso del webinar “Non autosufficienza, quale riforma?” organizzato da Vita – aveva annunciato che «al massimo per la fine di aprile» un disegno di legge delega per la riforma della non autosufficienza sarebbe stato consegnato al Consiglio dei Ministri.

La Commissione ha quindi elaborato un testo finale? Quali sono i tempi per la presentazione?
La Commissione presieduta dal Sottosegretario Garofoli e coordinata da me e dal responsabile dell’Ufficio Legislativo di Palazzo Chigi, ha redatto un progetto di legge delega che raccoglie tutte le istanze e le indicazioni venute dai diversi tavoli di lavoro che in precedenza hanno lavorato sul tema, quindi sia il testo elaborato dalla Commissione istituita dal ministro della Sanità sia quello elaborato dal Gruppo di Lavoro voluto dal ministro Orlando, unificandoli in un unico testo che disegna un orizzonte più generale al cui interno si declinano i diversi aspetti che interessano la vecchiaia. La Commissione ha consegnato il disegno di legge delega al Presidente del Consiglio Presidente del Consiglio: ho ragione di ritenere che all’inizio settimana prossima, il Presidente Draghi vedrà il documento e deciderà i tempi per la presentazione in Consiglio dei Ministri per la sua approvazione. Non credo che i tempi saranno lunghi. Il disegno di legge dovrà quindi essere presentato al Parlamento, che mi auguro possa approvarlo all’unanimità. È a mio avviso una “proposta” organica e per quel che posso conoscere anche unica nel panorama europeo.

Ci sono alcuni temi che sappiamo essere particolarmente critici: una ADI che raggiunge pochi anziani, per sole 18 ore settimanali, per pochi mesi; un peregrinare tra i servizi; le RSA che hanno mostrato la necessità di stare sempre più dentro un continuum assistenziale. Questi punti vengono affrontati con decisione? Con quale cambiamento in mente?
Il punto fondamentale della proposta di legge delega è un cambio di paradigma che consiste anzitutto nella decisione di prendersi cura di tutti gli anziani, rispondendo via via alle loro necessità – che cambiano nel tempo – tenendo presente che il cardine è la permanenza degli anziani restino nel proprio domicilio il più a lungo possibile. È ovvio che si tratta anzitutto di riattivare le reti relazionali per contrastare la solitudine; favorire inoltre il cohousing per permettere una convivenza possibile; si prevede il monitoraggio degli ultra 80enni attraverso la visita, una o due volte l’anno, da parte di una équipe che comprende medici infermieri e assistenti sociali (comprese le cure palliative gratuite domiciliari); c’è l’impegno a realizzare un migliaio di centri diurni – restaurando edifici pubblici già esistenti – attrezzati a rispondere alle esigenze della popolazione anziana, dalla riabilitazione alla telemedicina… come anche lungodegenze che siano però visitabili, temporanee e con il proposito del ritorno a casa il prima possibile. Tutto questo lo chiamiamo continuum assistenziale. Ovviamente va ripensata in maniera totale l’assistenza domiciliare, che sia integrata e continuativa. A tale proposito è prevista l’assunzione di almeno 100mila nuovi OSSS.

C’è una forte necessità di raccordo tra la delega non autosufficienza e la delega disabilità.
Nella Commissione è presente anche il ministero della disabilità, che oltre alle responsabilità specifiche ha potato all’interno del piano le esigenze delle persone con disabilità che invecchiano.

(VITA)