XXXIII Settimana del Tempo Ordinario – martedi

Lc 19,1-10

[1]Entrato in Gerico, attraversava la città. [2]Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, [3]cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. [4]Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. [5]Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». [6]In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. [7]Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E’ andato ad alloggiare da un peccatore!». [8]Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». [9]Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; [10]il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Gesù giunge a Gerico, la più antica città del mondo, simbolo di ogni città. Gesù non vi entra distratto e frettoloso come in genere accade a noi quando percorriamo le strade e le piazze delle nostre città. Gesù è sempre attento alle persone. Zaccheo, un pubblicano, noto peccatore, voleva comunque vedere Gesù, ma era piccolo di statura. Un po’ come tutti noi che siamo troppo vicini alla terra, troppo preoccupati delle nostre cose per poter scorgere Gesù. Non basta solo qualche aggiustamento, magari alzandosi sulla punta dei piedi, rimanendo però dove si è. È necessario salire un po’ più in alto, ossia uscire dalla confusione della folla. Zaccheo salì su un albero. Bastò questo. E fu Gesù a vederlo. Voleva essere lui a vedere Gesù e accadde il contrario. Gesù alza gli occhi, lo chiama, lo invita a scendere e ad ospitarlo a casa sua. Questa volta l’uomo ricco non se ne andò via triste; al contrario, scese in fretta e accolse Gesù in casa. Dopo l’incontro con Gesù, Zaccheo non era più come prima: era felice e con un cuore nuovo, più generoso. Decise, infatti, di dare la metà dei suoi beni ai poveri. Non disse: “dò tutto”. La storia di Zaccheo invita ciascuno di noi ad accogliere il Signore e a trovare la propria misura nella carità.