Quinta settimana di Quaresima – mercoledi

[31]Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; [32]conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». [33]Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?». [34]Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. [35]Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; [36]se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. [37]So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. [38]Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!». [39]Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo! [40]Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l’ha fatto. [41]Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!». [42]Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.

I giudei che ascoltavano Gesù si ribellano perché lui li giudica non liberi. C’è una presunzione di chi è schiavo, che è proprio quella di negare la propria mancanza di libertà, perché fa comodo, pone al riparo dalle responsabilità e dalla fatica di cercare sempre la direzione verso cui incamminarsi. “La verità vi farà liberi” dice Gesù, cioè guardarsi così come si è veramente, dei poveracci, deboli e limitati, ci permette di incontrarlo perché ci libera dall’idea di conoscerlo già e di possedere già le risorse per vivere, in quanto “figli di Abramo”. Ma la vera figliolanza, il vero essere familiari ed amici di Dio nasce dal “fare le opere del Padre vostro”. Non chi dice “Signore Signore”, dirà altrove Gesù, fa parte del Regno di Dio, ma chi fa della sua Parola la base della sua stessa vita