Migranti e porti chiusi, Paglia: «Una follia»

Nella solennità dell’Epifania era arrivato l’appello di Papa Francesco: «I leader europei dimostrino concreta solidarietà». Dopo di lui, sulla vicenda dei migranti bloccati a bordo delle navi Sea Watch e Sea Eye in attesa di un porto sicuro in cui sbarcare è intervenuto anche il presidente della Pontificia Accademia per la vita Vincenzo Paglia. Ospite della trasmissione di Tv2000 “Bel tempo si spera”, il presule ha affermato che «l’inferno è lasciare 49 persone al freddo nel Mediterraneo. È una follia». Quindi ha aggiunto: «Mi sento male come uomo. Papa Francesco all’Angelus ha parlato di Erode e degli abitanti di Gerusalemme che avevano paura che un bambino gli togliesse il potere. Tradotto – ha spiegato -: se per paura di perdere i voti si lasciano questi migranti in mezzo al mare si crea la stessa identica paura. E non si può neanche dire: “Tutti i cittadini sono come me”, perché anche gli abitanti di Gerusalemme stavano con Erode».

Per l’arcivescovo, «il problema è che quella dimensione umana di accoglienza soprattutto dei più deboli è un principio fondante dell’umanità. Se manca questo è una tragedia per tutti. E non mi si venga a dire che i migranti creano problemi. È ovvio che creano alcuni problemi». Intanto sul tema dell’accoglienza arriva la disponibilità della Comunità Papa Giovanni XXIII, pronta ad aprire le porte delle case famiglie in Germania e Olanda. «Ci uniamo all’accorato appello di Papa Francesco affinché i leader europei dimostrino concreta solidarietà – afferma il presidente Giovanni Paolo Ramonda -, In particolare – spiega – ci appelliamo ai governi tedesco e olandese, quelli delle due ong che hanno salvato i profughi, affinché possano dare accoglienza a queste persone da troppo tempo in mare. Persone che stanno pagando il prezzo dell’immobilità dell’Europa sulla questione migratoria».

Naturalmente, prosegue Ramonda, «noi siamo disponibili all’accoglienza anche in Italia, come già fatto con i precedenti corridoi umanitari. Il nostro plauso – conclude – va a quanti si rendono disponibili ad aprire le loro porte».

(ROMA SETTE)