Lavoro non diventi idolo, famiglia sempre al centro

Serve una cultura del lavoro che vinca l’individualismo e metta sempre al centro la persona e la famiglia. Questo in estrema sintesi il discorso di mons. Vincenzo Paglia all’inaugurazione del Festival del Lavoro, oggi pomeriggio a Roma. Il presidente del dicastero per la Famiglia ha evidenziato che il lavoro si iscrive nel vivo del crocevia “persona, famiglia e società”. Per questo, ha ammonito, quando si slega il lavoro dalla persona e dalla famiglia si colpisce “al cuore” la società e le relazioni umane.

Il lavoro non venga prima della persona
Il lavoro, ha ribadito il presule, “è senza dubbio decisivo per la dignità della persona”, ma “non deve però diventare un idolo sul cui altare sacrificare ogni cosa, ideali e affetti familiari” e anche “un po’ senso della propria patria”. Ancora, ha messo l’accento sull’importanza della festa, come momento in cui la sacralità della persona è “celebrata nella gratuità contro la tentazione del primato assoluto dell’economia”.

Contrastare lavoro nero e sfruttamento dei più deboli
Oggi, ha detto ancora mons. Paglia, “è quanto mai necessaria una cultura che superi quella del semplice assistenzialismo”, che aiuti i giovani e che “si opponga con fermezza al lavoro nero e allo sfruttamento dei più deboli”. Dal presule l’esortazione poi a mettere la questione lavoro al centro della “preoccupazione civile” rifuggendo, anche nei momenti di crisi, “la tentazione di accontentarsi di condizioni e retribuzioni disumane, privo delle minime condizioni di sicurezza e di legalità”.

Famiglia è banco di prova per mondo del lavoro
Nel suo intervento, il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia ha più volte citato Papa Francesco e, in particolare, l’Esortazione Apostolica Amoris laetitia. Per il Papa, ha osservato, “la famiglia è un grande banco di prova” per l’organizzazione del lavoro. Sull’esempio di San Giuseppe, padre e lavoratore, ha concluso, abbiate “uno sguardo capace di vedere nei lavoratori non numeri” ma persone che “attraverso l’esperienza del lavoro” collaborano “all’opera creatrice del Padre”.

(A cura di Alessandro Gisotti – da Radio Vaticana)